Si tratta di questi casi: omesso versamento di ritenute dovute o certificate per importo superiore a 150.000 euro per annualità , omesso versamento di Iva di importo superiore a 250.000 euro per annualità, indebita compensazione di crediti non spettanti superiore a 50.000 euro. Critiche le opposizioni
Si tratta perciò di applicare il cosiddetto scudo penale. L’esecutivo aveva già cercato di inserirlo nella legge di Bilancio del 2023 – senza successo – e ora lo ha messo all’interno del decreto Bollette di recente approvato
Nello specifico, nel decreto bollette che introduce anche alcune norme fiscali "si prevedono cause speciali di non punibilità di alcuni reati tributari, in particolare quando le relative violazioni sono correttamente definite e le somme dovute sono versate integralmente dal contribuente secondo le modalità previste". È quanto si legge nel comunicato finale del Cdm
Si tratta di questi casi: omesso versamento di ritenute dovute o certificate per importo superiore a 150.000 euro per annualità , omesso versamento di Iva di importo superiore a 250.000 euro per annualità, indebita compensazione di crediti non spettanti superiore a 50.000 euro
Quindi, come specifica il sito di settore Money.it, lo scudo penale per i reati fiscali interessa i cittadini evasori che optano per il pagamento degli importi non onorati a seguito dei controlli fatti dal Fisco
Ci sono differenze rispetto a quanto proposto per la manovra di Bilancio 2021: l’esclusione di due casi, cioè la dichiarazione infedele e omessa dichiarazione
La scelta dell’esecutivo ha sollevato molte critiche da parte dell’opposizione. Antonio Misiani del Pd ha definito il ricorso allo “scudo penale” “inaccettabile. Nel merito, è l'ennesimo condono. Nel metodo, non ha alcun requisito di necessità e urgenza. Il governo lo tolga dal provvedimento”
Come specifica Money.it, lo scudo penale andrebbe ad agire su quegli importi superiori a quella soglia di evasione che viene definita di “necessità”. Quindi, proteggerebbe gli evasori seriali e non chi si trova in situazione di crisi
Critico anche Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana: "Non solo diminuiscono le risorse, ma il governo Meloni ha inserito a tradimento anche lo scudo penale per gli evasori. Una grande vergogna, che purtroppo non finisce qui"
"Infatti nella stessa riunione del Consiglio dei ministri - prosegue il deputato - hanno anche approvato il nuovo codice degli appalti, che spalanca le porte al malaffare: con le nuove regole il 98,3% degli appalti pubblici sarà senza gara, un mercato da 18,9 miliardi in cui la criminalità non vede l'ora di tuffarsi. E per finire, nella delega fiscale stanno preparando il grande salvacondotto per i colossi industriali”, prosegue. “Una vergogna più grande dell'altra, con l'evidente scopo di garantire impunità e privilegi a pochi, pochissimi"