
Pensione anticipata, le ipotesi del governo per sostituire quota 103
Si punta a introdurre quota 102, che prevede l’uscita con 64 anni d’età e 38 di versamenti. Ma l’obiettivo è superare la legge Fornero in modo tale da consentire l’uscita con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Un traguardo molto difficile da raggiungere in un anno, quindi si studia una misura alternativa per il periodo di intermezzo

Iniziano a farsi strada gli interrogativi su come superare Quota 103, cioè l’uscita dal lavoro anticipata introdotta dal governo Meloni con l’ultima legge di bilancio. Fino al 31 dicembre 2023 consente di andare in pensione a chi ha raggiunto i 62 anni di età e i 41 di contribuzione
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Fra le ipotesi sul tavolo c’è una proroga annuale. La decisione sarà presa in vista della prossima manovra, ma – sottolinea Il Sole 24Ore – l’esecutivo punta a garantire un metodo per l’uscita anticipata da aggiungere all’Ape sociale, all’opzione donna e alle altre vie connesse alla riforma Fornero
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Il governo punta a introdurre quota 102, che prevede l’uscita con 64 anni d’età e 38 di versamenti. L’obiettivo è però superare la legge Fornero in modo tale da consentire l’uscita con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica
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L’età media dei titolari – prosegue il quotidiano economico - ha 61,1 anni per gli iscritti al Fondo lavoratori dipendenti dell'ente previdenziale, di 61 anni per coltivatori diretti, mezzadri e coloni per poi salire leggermente a 61, 4 anni nel caso degli artigiani, 62,1 anni in quello dei commercianti e a 62,4 per i dipendenti pubblici

Intanto, dal 15 marzo è disponibile la domanda per la pensione anticipata flessibile, prevista in via sperimentale dalla legge di bilancio 2023 (legge n.197/2022) (quota 103, appunto). Lo precisa l'Inps con una nota

La pensione - ricorda l'istituto, che ha pubblicato una circolare di chiarimenti sulla misura introdotta con la legge di Bilancio - si può ottenere trascorsi tre mesi dalla maturazione dei requisiti e, comunque, non prima del primo aprile 2023. I soli lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni devono attendere sei mesi e, se hanno raggiunto i requisiti prima della fine di gennaio, almeno il primo agosto 2023

Durante il periodo che intercorre tra la data di decorrenza della pensione anticipata flessibile e la data di conseguimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia, non è possibile cumulare la pensione con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione dei redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5mila euro lordi annui. L'importo massimo mensile della pensione anticipata flessibile in pagamento inoltre non potrà superare cinque volte il trattamento minimo stabilito per ciascun anno

Tale limite non trova più applicazione al raggiungimento del requisito anagrafico previsto per la pensione di vecchiaia, che per il biennio 2023/2024 è di 67 anni. Il termine di pagamento del trattamento di fine rapporto o di fine servizio (TFR/TFS) inoltre, non tiene conto della data di collocamento a riposo dell'interessato, bensì del momento in cui il dipendente avrebbe raggiunto il requisito ordinario previsto per la pensione anticipata, ovvero matura il requisito anagrafico previsto per la pensione di vecchiaia
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