
Riforma fiscale 2023 e promesse elettorali, cosa c'è e cosa manca
L’iter, appena partito, fissa un orizzonte di due anni per l'attuazione. Divisa in 4 parti e 21 articoli, la riforma mette mano a tutto il sistema, dai tributi agli accertamenti, dalla riscossione alle sanzioni

Flat tax per tutti, Iva azzerata per pane, pasta e latte, riforma dell'Irpef con tre scaglioni e aliquote più basse, con un fisco che lascia tranquilli i contribuenti nei mesi festivi di agosto e dicembre. La legge delega per la riforma fiscale è quasi pronta e il 16 marzo è stata presentata all’attenzione del Consiglio dei ministri
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L’iter, appena partito, fissa un orizzonte di due anni per l'attuazione. E l'ambizione di replicare la grande riforma tributaria degli anni Settanta. Divisa in 4 parti e 21 articoli, la riforma mette mano a tutto il sistema, dai tributi agli accertamenti, dalla riscossione alle sanzioni. Nessun riferimento però alla riforma del catasto, che era contenuta nella delega fiscale di Draghi stoppata a settembre e su cui il governo di Giorgia Meloni non ha mai nascosto di non volere andare avanti
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Il viceministro dell'economia Maurizio Leo, che ci ha lavorato in questi mesi, parla di "risultato ambizioso", che si ispira "a quella che fu la riforma degli anni Settanta", in cui si tracciò "il fisco del futuro". Consentirà di "avviare un graduale processo di riduzione del carico fiscale e rendere più appetibile e attrattivo l'investimento nel territorio nazionale", ha sottolineato il titolare dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. Ma le proposte del governo creano già i primi malumori
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"Se si parla solo di rimodulazione di alcune aliquote non è questa la strada", avverte il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che aspetta di vedere i testi, ma chiede "una riforma organica", con "un fisco di impresa per la crescita". In attesa di vedere nero su bianco il disegno di legge, i contenuti della riforma sono ormai stati spiegati nel dettaglio in un plico di 32 slide messe a punto dal Mef, e illustrati dal viceministro Leo nel suo intervento alla presentazione dei risultati annuali dell'Agenzia delle Entrate
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Prima di andare alle urne, i tre partiti della maggioranza erano d’accordo su tre punti, presenti nella legge delega: semplificazione delle procedure e della normativa fiscale, riduzione della pressione fiscale e riduzione della conflittualità tra Fisco e cittadini. C’è poi, come ricorda Il Sole 24Ore, lo statuto del contribuente elevato a legge generale (FI), e l’idea di rilanciare i testi unici organici in materia tributaria contro l’attuale frammentazione normativa (FdI, FI)

Il confronto tra programmi e legge delega, effettuato dal quotidiano economico, mette inoltre in evidenza l'importanza data alla riforma dell’Ires, cioè l’imposta sul reddito delle società. Sostenitori soprattutto Lega e Forza Italia, mentre nella maggioranza c’è unanimità sulla trasformazione dell’Irap (l'imposta regionale sulle attività produttive) in una sovraimposta da applicare alla base imponibile Irap

Si potrà dire addio all'imposta di bollo, a quelle ipotecaria e catastale, ai tributi speciali catastali e alle tasse ipotecarie, che saranno sostituite da un tributo unico. Per i redditi da fabbricati arriva - con il plauso di Confedilizia - la cedolare secca anche per gli immobili non abitativi. Si lavora poi sul fronte della riscossione, per svuotare i 1.150 miliardi che riempiono il magazzino cartelle. Buoni segnali, infine, dalla rottamazione introdotta in legge di bilancio: le domande sono già a quota 600mila

La parte più significativa della riforma è legata ai procedimenti: si punta a spingere sempre di più sul meccanismo della dichiarazione (incentivando le precompilate) e per dare "un po' di quiete al contribuente" arriva la moratoria 'festiva', con la sospensione delle comunicazioni del fisco ad agosto e dicembre. Si cambia pagina anche sugli accertamenti: si punta tutto sulla tregua fiscale, attraverso una tax compliance volontaria

Con l'obiettivo di ridurre la pressione fiscale è poi in arrivo la riforma dell'Irpef: gli scaglioni passano da 4 a 3 e le aliquote vengono ridotte. E se l'obiettivo "di legislatura" resta la flat tax per tutti, arriva l'estensione della tassa piatta incrementale anche per i dipendenti. E' prevista poi la revisione delle tax expenditures, voce da cui si punta a ricavare risorse utili per finanziare le novità della delega: le agevolazioni oggi sono oltre 600 e per una spesa pubblica di 165 miliardi e l'ipotesi è di una forfettizzazione per scaglioni di reddito

I programmi elettorali di FI e Lega non toccano invece in modo specifico la lotta all’evasione e all’elusione fiscale, cui accenna solo FdI. In questo campo, la delega prevede nei principi generali il potenziamento delle banche dati e dell’analisi del rischio, più spazio a tecnologie digitale e intelligenza artificiale

Una misura destinata a toccare da vicino le famiglie è poi l'azzeramento dell'Iva per alcuni beni di prima necessità. "È una delle ipotesi perché la prevede la normativa Ue", spiega Leo. E la sottosegretaria Lucia Albano assicura che "tra qualche mese" sarà realtà per pane, pasta e latte. Un azzeramento dell'Iva su alimentari e beni di prima necessità , calcola il Codacons, produrrebbe risparmi diretti fino a 300 euro annui a famiglia

Secondo Il Sole 24Ore, la bozza della legge delega rispecchia una sostanziale unità d’intenti della maggioranza. Uniscono soprattutto la riduzione della pressione fiscale, la riduzione dei conflitti Fisco-cittadini, la semplificazione degli adempimenti e la razionalizzazione del sistema tributario

È invece ancora da capire la tenuta su altri aspetti, come la lotta all’evasione fiscale o il riassetto delle accise e la riforma dei bonus e delle tax expenditures, temi più a rischio perché connessi a benefici e rendite di posizione difficili da scardinare
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