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Bonus edilizi, senza le cessioni di credito è il reddito che fa la differenza

Economia

Ora che resta soltanto la detrazione come opzione per usufruire delle agevolazioni per ristrutturare casa, per molti italiani è difficile avervi accesso. Per poter detrarre le spese sulle tasse serve infatti rientrare in una soglia di reddito medio-alta. Questo il tema al centro dell'ultima puntata di "Numeri", format di Sky TG24 che analizza l'attualità attraverso i dati

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Si continua a parlare di bonus edilizi. La decisione del governo di eliminare la possibilità di usufruirne tramite cessione di credito e sconto in fattura – gli strumenti più utilizzati – fa temere per il futuro di imprese edili e cantieri: Palazzo Chigi parla di 19 miliardi di euro da sbloccare, soldi anticipati dalle aziende di costruzioni che non stanno più riuscendo a recuperarli. Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori edili, parla di numeri drammatici: 32mila le imprese a rischio, 115mila i cantieri con i lavori a metà, 170mila i lavoratori coinvolti. Gli effetti dello stop del governo colpiscono direttamente anche i cittadini italiani. Adesso che come opzione è rimasta soltanto la detrazione, è il reddito a fare la differenza per l’accesso ai bonus. Questo il tema al centro dell'ultima puntata di Numeri, il format di Sky TG24 che analizza l'attualità attraverso i dati. 

Bonus edilizi solo per redditi alti

Al momento restano appunto soltanto le classiche detrazioni, cioè quel meccanismo con cui lo Stato restituisce, in parte e in diversi anni, la spesa per i lavori svolti. Cosa succede? Per fare un esempio: chi guadagna 50mila all’anno, tendenzialmente, può avere accesso agli sconti fiscali. Chi ne guadagna soltanto 8mila all’anno, e rientra quindi nella no tax area, non può invece farlo.

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Il 66% degli italiani non ha accesso al bonus ristrutturazioni

Il classico bonus ristrutturazioni al 50%, in vigore da molto prima del Superbonus, ha un tetto di spesa fissato a 96mila euro. Sfruttando la detrazione, si ha quindi uno sconto di quasi 5mila euro sulle tasse per 10 anni. Il reddito minimo per poter rientrare in questo meccanismo è di 24mila euro annui, altrimenti non si arriva nemmeno a pagare 5mila euro di tasse. Dati fiscali alla mano, due terzi degli italiani restano sotto questa soglia. Di conseguenza, non possono più accedere al bonus ristrutturazioni. 

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La distorsione

Questa sorta di paradosso non è esattamente una novità. Già nel 2019, i fondi che lo Stato metteva a disposizione per ristrutturare le case andavano ai redditi medio-alti: 6,3 miliardi di euro. Soltanto un miliardo di euro andava a persone con redditi inferiori ai 20mila euro.

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