
Smart working, pronta la proroga per fragili e genitori di under 14: cosa sapere
Grazie alle novità presenti nel decreto Milleproroghe, torna il diritto a chiedere il lavoro agile per alcune categorie di dipendenti, che potranno farlo fino al prossimo 30 giugno. La regola sarà valida a partire dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale, che avverrà entro fine febbraio

Novità in materia di smart working. Le modifiche al Milleproroghe approvate il 9 febbraio in commissione Bilancio e Affari costituzionali del Senato non sono state emendate in Aula. Torna il diritto a richiedere (e ottenere) il lavoro agile per i genitori con figli under 14 nel solo settore privato, e per i lavoratori cosiddetti “fragili” sia nel privato sia nel pubblico
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LE SCADENZE – Le rispettive normative prevedevano la scadenza di dicembre 2022 per i genitori con figli under 14 e per i fragili il prossimo 31 marzo. Adesso, per entrambe le categorie, il diritto allo smart working scatterà fino al prossimo 30 giugno
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LA SITUAZIONE NEL PRIVATO – In ambito privato sia i “fragili” sia i lavoratori-genitori di figli sotto i 14 anni possono prestare la propria attività lavorativa in smart working fino al prossimo 30 giugno, se in linea con la propria posizione lavorativa. Non è automatica però l’erogazione al 100%, visto che l’effettiva quantità sarà oggetto di contrattazione e che è sempre prevista un'alternanza con il lavoro in presenza. Anche in assenza di accordo collettivo, il datore di lavoro dovrà riconoscere lo smart working
Smart working, verso la proroga per fragili e genitori con figli under 14
IL PUBBLICO – E nel pubblico invece? Nella Pa la proroga fino al 30 giugno del diritto al lavoro agile riguarda solo i lavoratori “fragili”, escludendo perciò i genitori con figli under 14. A tutela dei primi si era impegnata in prima battuta il ministro del Lavoro, Marina Calderone: infatti la norma ha una copertura di 16 milioni
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CHI SONO I FRAGILI – Ma chi sono i lavoratori fragili? Coloro per i quali scatta la proroga del diritto al lavoro agile fino al prossimo 30 giugno sono quelli individuati in un decreto della Salute del 4 febbraio 2022, vale a dire quei lavoratori affetti da una delle “patologie con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità” (un esempio sono i malati oncologici)
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SONO INCLUSI TRA I FRAGILI – Si può considerare fragile anche chi è in attesa di un trapianto di organi, chi è sottoposto a terapie “a base di cellule T esprimenti un Recettore chimerico antigenico (Car-t)”, a trattamenti con farmaci immunodepressivi, coloro che soffrono di immunodeficienze, insufficienza renale o quelli che hanno riconosciute clinicamente tre o più patologie tra cardiopatia ischemica, fibrillazione arteriale, scompenso cardiaco, ictus, diabete mellito, bronco-pneumopatia ostruttiva cronica, epatite cronica e obesità
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ALTRA MANSIONE E NESSUNA DECURTAZIONE - I lavoratori fragili possono svolgere lo smart working anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definiti dai Ccnl vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento, come previsto dalla normativa oggi vigente

LA PUBBLICAZIONE – Visto che ormai l’approvazione del decreto Milleproroghe è cosa fatta, i lavoratori fragili e i genitori di figli under 14 possono considerare il tutto già predisposto, anche se sarà valido solo tra pochi giorni quando avverrà la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Sarà una proroga per i lavoratori fragili, mentre i genitori di figli under 14 riconquisteranno questo diritto dopo due mesi di assenza

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