
Tfr, rivalutazione al 10% con inflazione: il confronto con i fondi pensione
Il Trattamento di fine rapporto ha avuto uno dei maggiori incrementi degli ultimi 30 anni. Questa formula, ad oggi, si dimostra migliore rispetto a quella del fondo pensione dove la convenienza del sistema dipende dall’andamento della gestione finanziaria del fondo stesso: ecco perché

L’inflazione ha effetti anche sul Tfr, cioè sul Trattamento di fine rapporto. Ma in che modo? L’Istat a inizio gennaio ha reso noto l’indice nazionale dei prezzi al consumo, riferito alla mensilità di dicembre 2022. L’indice, che si usa per determinare la rivalutazione annua dei crediti di lavoro e del Tfr stesso, sfiora il 10%. Si tratta di uno dei maggiori incrementi degli ultimi 30 anni
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Come ricorda il Corriere della Sera, la rivalutazione viene calcolata annualmente partendo da una base fissa dell’1,5% alla quale si aggiunge una quota variabile pari al 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo accertato dall’Istat, rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente
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L’indice di rivalutazione così ottenuto viene applicato all’ammontare complessivo del Tfr accantonato al 31 dicembre 2021: e così si ha il costo per l’azienda

A livello generale, la rivalutazione del Tfr è a carico dei datori di lavoro con meno di 50 dipendenti, tranne nel caso in cui il Tfr sia stato trasferito ai fondi di previdenza complementare

I Tfr versati sotto forma di contributo previdenziale al Fondo di tesoreria, invece, sono a carico dell’Inps, mentre al datore di lavoro spettano gli oneri amministrativi. L’azienda poi recupera gli importi sottraendoli dal debito contributivo nei confronti dell’Inps

Rispetto al Tfr accantonato in azienda, c’è l’alternativa dei fondi pensione. La convenienza di questo sistema dipende dall’andamento della gestione finanziaria del fondo stesso. Negli anni precedenti non era difficile prevederne il guadagno, ma dal 2022, con la crescita record dell’inflazione è difficile ipotizzare che i rendimenti dei fondi siano pari a quelli del Tfr

Sempre come riporta il Corriere, nel 2022 il Tfr è stato rivalutato quasi del 10%, mentre i redimenti dei fondi pensione sono retrocessi più o meno della stessa misura
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