
Bonus mobili, 5 cose da sapere sull’agevolazione per il 2023
Si è ridotto l’importo della soglia massima per gli acquisti che verranno effettuati nell’anno in corso: da 10mila euro si passa a 8mila. La detrazione copre il 50% della spesa per arredamento e grandi elettrodomestici. Chi può beneficiare, come ottenere l’incentivo, per cosa è riconosciuto

Il bonus mobili resta in vigore anche per il 2023 e il 2024, ma cambia la soglia massima di spesa per l’acquisto di arredamento o grandi elettrodomestici, a seconda dell’anno nel quale si effettuano gli acquisti. Per chi è interessato a usufruire dell’incentivo, ecco una guida con 5 cose da sapere
Tutto sul bonus mobili
1. Che cos’è la detrazione - Il bonus mobili è una detrazione fiscale del 50% sull’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici che spetta a tutti coloro che vogliono arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio
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1. Che cos’è la detrazione/2 - Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro per gli acquisti effettuati nel 2022, 8.000 euro per il 2023 e 5.000 euro per il 2024. La detrazione viene ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo
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2. Come ottenere il bonus - Per usufruire dell’incentivo bisogna indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi. L’agevolazione spetta unicamente al contribuente che usufruisce anche della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio
GUARDA IL VIDEO: Bonus mobili, le 5 cose da sapere
2. Come ottenere il bonus/2 - Per esempio, se le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due. Si ha diritto al bonus mobili ed elettrodomestici anche quando il contribuente ha scelto di cedere il credito o di esercitare l’opzione per lo sconto in fattura
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3. Per quali acquisti è riconosciuto - Rientrano nel bonus le spese per comprare arredamento nuovo come letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione. È escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni, tende e tendaggi, altri complementi di arredo

3. Per quali acquisti è riconosciuto/2 - La detrazione spetta anche per l’acquisto di elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, come rilevabile dall’etichetta energetica. L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo

3. Per quali acquisti è riconosciuto/3 - Rientrano nei grandi elettrodomestici: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento. La sostituzione della caldaia rientra tra gli interventi di “manutenzione straordinaria”: è necessario che ci sia un risparmio energetico rispetto alla situazione preesistente

4. I pagamenti - Per ottenere il bonus mobili, i pagamenti vanno effettuati con bonifico o carta di debito o credito. Non si può pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento

5. Limiti temporali - Per usufruire del bonus mobili, gli acquisti possono essere fatti fino al 31 dicembre 2024. La legge non prevede alcun vincolo temporale nella consequenzialità tra l’esecuzione dei lavori e l’acquisto dei beni. Tuttavia, la detrazione spetta a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto
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