Davos 2023, Zelensky: "Il mondo non esiti, servono decisioni per aiutare l'Ucraina"

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Prosegue il World Economic Forum. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, avverte: il nostro Pianeta sta attraversando una "tempesta perfetta". Gentiloni: "Avanti su misure più mirate su caro energia". Il cancelliere tedesco Scholz: "La Germania vuole essere climate neutral entro il 2045". Il presidente ucraino in videocollegamento: "Non siamo stati noi a iniziare la guerra, ma siamo noi che dovremo finirla". Stoltenberg: "L'Ucraina entrerà nella Nato"

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Prosegue il World Economic Forum nella città svizzera. E' intervenuto in videocollegamento il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha invitato il mondo a "non esitare, serve un approccio veloce nelle decisioni per aiutare l'Ucraina". Poi ha aggiunto: "Non siamo stati noi a iniziare la guerra, ma siamo noi che dovremo finirla". Poi il segretario generale Stoltenberg ha assicurato: "La posizione della Nato non è cambiata, l'Ucraina diventerà un Paese membro". Ha parlato anche il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres avvertendo che il nostro Pianeta sta attraversando una "tempesta perfetta" e accusando le imprese energetiche di aver diffuso una "grande bugia" sulle loro responsabilità nel cambiamento climatico. "Dobbiamo evitare che le misure di spesa" messe in campo dai governi nazionali "per affrontare la crisi energetica restino universali e illimitate nel tempo. Questo potrebbe essere pericoloso" per i conti pubblici, "è necessario passare a misure più mirate", ha detto invece il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha parlato del conflitto in Ucraina: "Per far finire la guerra, l'aggressione della Russia deve fallire". Secondo il report congiunto del World Economic Forum e Boston Consulting Group, dal titolo Protectionism, Pandemic, War, and the Future of Trade, per la prima volta in 25 anni il commercio globale crescerà a un ritmo più lento del Pil e nei prossimi dieci anni registrerà un +2,3%, meno dell'aumento del 2,5% previsto per la crescita economica globale.

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- di Daniele Troilo

Haines (007 Usa): aiutare Kiev è nel nostro interesse

Sostenere l'Ucraina “è anche nei nostri interessi”: lo ha affermato Avril Haines, direttrice della US National Intelligence, intervenendo al World Economic Forum di Davos. Haines ha infatti spiegato che "il conflitto in Ucraina ha un impatto mondiale, un impatto economico e anche delle conseguenze sulla forza delle nostre alleanze e sulla capacità di dare risposte a future possibili crisi". Per Kiev "sarà fondamentale continuare a ricevere armi" e "credo che il presidente (Biden, ndr) continuerà a fornire armi", ha aggiunto Haines.

- di Daniele Troilo

Kosovo, Vucic: "Difficili colloqui con inviati internazionali"

Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha detto di aspettarsi colloqui difficili sulla crisi del Kosovo venerdì, quando a Belgrado arriveranno gli inviati Ue e Usa, Miroslav Lajcak e Gabriel Escobar, accompagnati dai consiglieri diplomatici dei governi di Francia, Germania e Italia. La Serbia è davanti a un periodo complicato e difficile, ha detto Vucic ai giornalisti a Davos, dove oggi ha incontrato l'inviato europeo Lajcak. "Le uniche cose che a loro interessano sono il Kosovo indipendente e le sanzioni alla Russia. Abbiamo dinanzi un anno decisivo in tutti i sensi", ha aggiunto il presidente, che ha al tempo stesso attaccato duramente la risoluzione adottata oggi dal Parlamento europeo in cui si chiede a Belgrado l'allineamento alla politica estera della Ue, in particolare in fatto di sanzioni alla Russia. La Serbia, ha detto, è l'unico Paese a difendere il diritto internazionale, ma è piccolo e solo e non può contare sull'appoggio di nessuno. L'accordo con Pristina potrebbe essere raggiunto anche dopodomani se (il premier kosovaro Albin) Kurti rinunciasse ai suoi propositi secessionisti, ha osservato Vucic con riferimento a quanto affermato oggi dallo stesso Kurti secondo cui l'intesa potrebbe arrivare nel giro di alcuni mesi. Di secessione, ha detto, parlano coloro che l'hanno resa possibile, ha affermato Vucic, riferendosi alla risoluzione adottata oggi dal Parlamento europeo in cui si condanna ogni tendenza secessionista.
- di Daniele Troilo

Andrzej Duda, Jens Stoltenberg, Chrystia Freeland, Yulia Svyrydenko, e Avril Haines al Forum di Davos (Ansa)

- di Daniele Troilo

Zelensky: "Elicottero caduto è un risultato della guerra"

Oggi al forum di Davos è intervenuto, in videocollegamento, anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha parlato dell'elicottero caduto a Brovary, nella regione di Kiev: "Questo non è un incidente perché è dovuto alla guerra e la guerra ha molte dimensioni non solamente sul campo di battaglia. In guerra non ci sono incidenti , questi sono tutti risultati della guerra".
- di Daniele Troilo

Il viceministro Valentini: "A Davos per il Made in Italy nel terremoto globale"

"Sono qui per capire i nuovi modelli di sviluppo, come tutti, in una fase di grande cambiamento per le filiere, per le catene globali del valore, e adattarli alle nostre imprese per il Made in Italy". Così Valentino Valentini, il vice-ministro per le Imprese e il Made in Italy, spiega all'Ansa la sua missione a Davos, unico rappresentante del Governo assieme al ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, in un Forum economico mondiale disertato da molti leader europei e segnato dalla guerra, dal riaccendersi di nuovi fronti di scontro commerciale, e nel complesso da una "frammentazione" che mette a rischio il modello di sviluppo centrato sulla globalizzazione. "L'impressione - spiega Valentini - è una Davos sottotono rispetto a quella di un tempo. Toni più dimessi, minor presenza di leader e grandi corporation, eventi più morigerati rispetto alle grandi feste fra new economy e grandi banche d'investimento". Il perché, per Valentini, è chiaro: "C'è una fase di riflessione di ripensamento, di riflessione dopo la crisi della globalizzazione, e piuttosto i che offrire soluzioni, i partecipanti al Wef s'interrogano su come sopravvivere. C'è un cambiamento molto forte che è più evidente dietro le linee, nei meeting privati, piuttosto che nella Davos 'in chiaro'". Il riferimento è alla "spaccatura insanabile del mondo" sancita dalla guerra in Ucraina fra Occidente da una parte, e Paesi antagonisti guidati dalla Russia. "Perdipiù si parla meno di un'altra spaccatura, quella fra l'Occidente e il Sud del mondo, l'Africa, l'India, la Cina" che non è di portata minore. Sfide epocali al vecchio ordine globale, in cui l'Italia dovrà capire come fare al meglio i suoi interessi.
- di Daniele Troilo

Pnrr, Enel: "3,5 miliardi per rafforzare rete per rinnovabili"

I fondi del Pnrr assegnati all'Enel "sono 3,5 miliardi e mezzo, che vanno tutti negli investimenti sulle reti di media e bassa tensione, che vanno rese più resilienti". Gli interventi richiederanno "6.000 posti di lavoro in più". Lo ha detto l'ad di Enel, Francesco Starace, a Sky TG24 Economia, in collegamento da Davos. "Si va ad aumentare la capacità di queste reti di assorbire produzione rinnovabile da fonti molto distribuite - ha prosegutio Starace -, quelle che gli italiani stanno portando in manierea massiva sulla rete. Il 2022 ha visto triplicare il numero dei piccoli impiantirinnovabili da parte degli italiani". Gli interventi puntano anche a "una maggiore e più diffusa magliatura della rete in certe zone d'Italia, in modo da renderla più robusta rispetto agli eventi climatici straordinari". "Ci siamo attrezzati da tempo per farcela negli anni prescritti - ha concluso Starace -. Questo investimento richiede 6.000 posti di lavoro in più, e ci siamo mossi con due anni d'anticipo, con una formazione che riguarda tutte le aziende che lavorano con noi".
- di Daniele Troilo

Starace: "L'Europa può puntare all'autosufficienza energetica"

"L'Europa può puntare all'autosufficienza energetica. Deve darsi degli obiettivi chiari, e soprattutto non avere paura di essere ambiziosa, non temere quelli che dicono 'non ce la faremo mai, questa cosa è impossibile'. Lo abbiamo visto durante quest'anno: sembrava impossibile fare un inverno tranquillo, lo abbiamo fatto. Sembrerà impossibile superare anche il prossimo, lo faremo. Capiremo quanto si può ridurre il consumo di questa materia fossile molto preziosa, e capiremo che molti usi del gas possono essere sostituiti da energia rinnovabile". Lo ha detto l'ad di Enel Francesco Starace a Sky TG24 Economia, in collegamento da Davos. "Quest'anno l'Europa ha installato circa 55.000 megawatt di rinnovabili, che equivalgono a 5 miliardi di metri cubi di gas all'anno - ha proseguito il manager -. Se dovessimo accelerare, questi 5 miliardi potrebbero essere 7 o 10 all'anno. Questa è una cosa che oramai è partita, non si ferma, perché conviene dal punto di vista economico. E' chiaro che in alcune zone d'Europa succederà prima, dipenderà da quanto è profonda l'abitudine a usare il gas". Per Starace, "l'Italia fa un uso spropositato del gas, è in Europa il primo o secondo paese per intensità di gas per unità di Pil. Può migliorare tantissimo".
- di Daniele Troilo

Presidente lituano a Stoltenberg: "Aiutare Kiev a entrare nella Nato"

Il presidente della Lituania, Gitanas Nausėda, e il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg si sono incontrati nella giornata di oggi a margine del Forum Economico Mondiale di Davos. I due hanno discusso della situazione in Ucraina e dei preparativi per il vertice dell'Alleanza atlantica previsto per il prossimo luglio nella capitale lituana Vilnius. "Durante il vertice di Vilnius - ha dichiarato il Presidente lituano - ci aspettiamo si proceda all'attuazione pratica del principio di difesa avanzata. Cercheremo di approvare nuovi piani di difesa per la regione, nonché di rafforzare le esigenze di difesa aerea dei Paesi baltici". Nausėda ha inoltre posto in evidenza la necessità di rinnovare l'accordo tra i Paesi della Nato sull'aumento dei fondi destinati alla difesa comune e l'importanza di favorire il rafforzamento e lo sviluppo dell'industria della difesa. "Siamo convinti - ha concluso il leader lituano - che a Vilnius debba essere trovato un consenso politico unificato su come rafforzare i legami tra la Nato e l'Ucraina e aiutare l'Ucraina a raggiungere il suo obiettivo strategico: la realizzazione delle aspirazioni euro-atlantiche. Ritengo che l'Ucraina meriti pienamente di diventare un membro della Nato, non appena ci saranno le condizioni per farlo".
- di Daniele Troilo

Duda: "Zelensky chiede che la Nato dia presto garanzie"

"Zelensky ci ha detto che ha bisogno di garanzie - ha detto a Davos il presidente polacco Andrzej Duda - Capisce che non può entrare nella Nato ora perché c'è la guerra, ma a Leopoli ci ha detto: 'Ho bisogno di garanzie di sicurezza per il mio Paese, parlate con i vostri alleati. E se deciderete di darci queste garanzie nel prossimo summit della Nato sarebbe un successo per la Nato e per l'Ucrainai".
- di Daniele Troilo

Starace: "Non credo ci dovremo abituare all'energia cara"

 "Non sono fra quelli che dicono che ci si dovrà abituare all'energia cara, perché non credo che sia questo il destino. E' vero che c'è stata una turbolenza straordinaria, e finché la guerra impazza e non abbiamo stabilizzato il fronte del gas, ci sarà ancora un po' di volatilità. Certamente minore di quella che s'è vista l'anno scorso, grazie al fatto che c'è un tetto e ci sono contromisure abbastanza robuste". Lo ha detto a Sky TG24 Economia l'ad di Enel, Francesco Starace, in collegamento da Davos. "Il gas è così caro che la gente e l'industria hanno cominciato a stare attente, dopo gli sprechi del passato - ha proseguito il manager - C'è la possibilità di contenere ulteriore volatilità. Quelli che hanno avuto l'intelligenza di fare contratti a prezzo fisso durante il 2022, non hanno avuto impatti in Italia, circa 10 milioni di nostri clienti. Penso che nel 2023 questo numero di persone che si mette al riparo aumenterà".
- di Daniele Troilo

Duda: "I russi sono ancora forti, preparano la prossima offensiva"

"L'Ucraina ha bisogno di armi, i russi sono ancora forti e stanno preparando ora l'offensiva dei prossimi mesi, ecco perché ha bisogno di armi, armi e ancora armi, specialmente tank e missili: l'ultimo pacchetto di aiuti militari non è abbastanza. In mesi o settimane ci sarà l'ennesimo momento cruciale di questa guerra e si capirà se l'Ucraina sopravvivrà o no". Lo ha detto il presidente polacco Andrei Duda a Davos.
- di Daniele Troilo

Le nuove priorità del commercio globale

A fronte delle mutate dinamiche geopolitiche ed economiche "i cambiamenti che ci aspettiamo rallenteranno la globalizzazione economica e l'apertura commerciale che hanno caratterizzato i primi tre decenni del periodo post-Guerra Fredda - osserva Marc Gilbert, managing director e senior partner Boston Consulting Group - con il risultato di una mappa commerciale molto diversa da quella del 2021". In questo scenario " le nuove priorità del commercio globale saranno la resilienza della catena di approvvigionamento e la diversificazione globale - conclude il report - Per rimanere al passo, le aziende dovranno sviluppare una strategia volta ad aumentare la propria resilienza che tenga conto, ad esempio, della creazione di scorte di prodotti e componenti essenziali e della prequalificazione di fornitori alternativi".
- di Daniele Troilo

Le previsioni sul commercio mondiale

Secondo il report congiunto del World Economic Forum e Boston Consulting Group, intitolato Protectionism, Pandemic, War, and the Future of Trade, il conflitto in Ucraina ha modificato le relazioni commerciali tra Ue e Russia e si stima che nei prossimi 9 anni l'Ue aumenterà il commercio con gli Stati Uniti di 338 miliardi di dollari, in gran parte grazie all'aumento delle esportazioni energetiche statunitensi verso l'Europa, ed espanderà anche il commercio combinato con i Paesi Asean, ovvero l'Africa, il Medio Oriente e l'India. Al tempo stesso, il commercio tra Stati Uniti e Cina diminuirà di 63 miliardi di dollari fino al 2031. Anche i volumi degli scambi tra l'Ue e la Cina stanno cambiando: si prevede che il commercio bidirezionale crescerà di soli 72 miliardi di dollari, un aumento modesto rispetto agli anni precedenti, mentre il commercio russo con Cina e India crescerà di 110 miliardi di dollari, di cui 90 miliardi solo con la Cina. Anche il commercio dell'Asean con la Cina crescerà di 438 miliardi di dollari, il maggiore incremento nello stesso periodo di tempo.
- di Daniele Troilo

L'intervento di Volodymyr Zelensky al World Economic Forum di Davos (Ansa)

- di Daniele Troilo

Stoltenberg: "L'Ucraina diventerà un Paese membro della Nato"

 "La posizione della Nato non è cambiata, l'Ucraina diventerà un Paese membro", ha detto Il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg a Davos.
- di Daniele Troilo

Zelensky ha scritto una lettera a Xi "per dialogare"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto una lettera al suo omologo cinese Xi Jinping per "dialogare". Lo ha annunciato oggi la moglie Olena Zelenska, che ha consegnato la missiva alla delegazione cinese presente al Forum di Davos. "È un gesto e un invito al dialogo", ha dichiarato Zelenska durante una conferenza stampa in Svizzera, dopo aver accennato poco prima alla lettera, aggiungendo di "sperare sinceramente che ci sia una risposta a questo invito".
- di Daniele Troilo

Nuove polarizzazioni e alleanze nel commercio

"Negli ultimi tre anni il commercio globale ha subìto rilevanti turbolenze e, dopo quasi 30 anni in un ambiente commerciale relativamente sicuro, ci troviamo ora davanti a una nuova dinamica Est-Ovest - commenta Andrea De Blasi, managing director e partner di Boston Consulting Group - con nuove polarizzazioni e alleanze, che rimettono in discussione i meccanismi di globalizzazione che abbiamo vissuto sino a pochi anni fa".
- di Daniele Troilo

Zelensky: "I russi aprano gli occhi e riconoscano gli errori"

Secondo Zelensky, i cittadini russi "devono aprire gli occhi se vogliono vedere il futuro della Federazione Russa, devono riconoscere i propri errori e rispettare la nostra integrità territoriale".
- di Daniele Troilo

Il commercio crescerà meno del Pil per la prima volta in 25 anni 

Per la prima volta in 25 anni, il commercio globale crescerà a un ritmo più lento del Pil e nei prossimi dieci anni registrerà un +2,3%, meno dell'aumento del 2,5% previsto per la crescita economica globale. Dati in controtendenza rispetto a quanto registrato nel periodo 1995-2008, in cui a ogni punto percentuale di crescita del Pil globale corrispondeva l'1,5% di crescita del commercio globale, e del periodo 2009-2019, in cui entrambi crescevano allo stesso ritmo. È quanto emerge dal report congiunto del World Economic Forum e Boston Consulting Group, intitolato Protectionism, Pandemic, War, and the Future of Trade. Dopo l'impatto della pandemia, il commercio globale ha dovuto fare i conti con le conseguenze del conflitto ucraino e "si prepara a rallentare nel prossimo decennio in cui la crescita non supererà quella del prodotto interno lordo globale - spiega il report - apprestandosi ad affrontare un cambiamento estremamente profondo".
- di Daniele Troilo

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