Giornata Mondiale della Pasta, la classifica dei migliori spaghetti secondo Altroconsumo
Nel giorno in cui, a livello internazionale, si celebra l'alimento più conosciuto della cucina italiana, vi riproponiamo la classifica dell'organizzazione dei consumatori stilata lo scorso gennaio che tiene conto di imballaggio, prove di laboratorio, test di cottura e assaggio. La graduatoria è stata realizzata tenendo conto del rapporto qualità/prezzo di 22 marchi
- A questo proposito Altroconsumo ha stilato una classifica dove ha messo alla prova diversi marchi di spaghetti: da quelli più conosciuti a quelli reperibili con più difficoltà sugli scaffali del supermercato. Ecco quali sono le migliori marche per gli chef italiani, che hanno valutato tanto il pacco in sé (tra i parametri ci sono etichetta, imballaggio, verifica del peso netto) quanto la presenza di grano tenero e l’assenza di pesticidi, oltre ovviamente a cottura e assaggio
- Al decimo posto della classifica, con un punteggio di 72, troviamo diverse marche di spaghetti a pari merito. Una di queste è Selex, i cui spaghetti n.4 ottengono il massimo in quanto a presenza di grano tenero e assenza di pesticidi, meno sul trattamento termico (parametro che valuta l’essicazione della pasta, processo che può portarla a perdere alcuni elementi essenziali). Buona la qualità della cottura e l’assaggio
- Altra marca con il medesimo punteggio è Agnesi, che ha la sede principale a Fossano, in Piemonte. Gli spaghetti n.3 ottengono un ottimo punteggio nell’imballaggio, nella presenza di grano tenero e di proteine, meno su verifica del peso netto, etichetta, trattamento termico e verifica della cottura e assaggio, dove il punteggio si ferma a tre stelle su cinque
- Sempre con il punteggio di 72 troviamo anche gli spaghettoni biologici con il grano del senatore Cappelli di Alce Nero: secondo gli chef interpellati da Altroconsumo il prodotto eccelle in quanto a verifica del peso netto, presenza di grano tenero e assenza di microtossine e pesticidi. Meno buono, invece, il risultato del trattamento termico. Buona la qualità della cottura e dell’assaggio
- Hanno ottenuto il punteggio di 73 gli Spaghetti 19 da 1 Kg di Pasta Reggia, prodotta in Sardegna. I giudici hanno apprezzato l’assenza di pesticidi ed è ottimo anche il giudizio sulla confezione di plastica, ma leggera e differenziabile. Meno apprezzata l’etichetta
- Marchio nato in Francia nel 2016, e giunto in Italia nel 2019, gli spaghetti da 500 grammi de “La marca del consumatore” hanno ottenuto un apprezzabile 73 secondo i giudici di Altroconsumo. Buoni o anche molto buoni i giudizi sul pacco di pasta, l’assenza di pesticidi e microtossine, la cottura e l’assaggio; meno quelli su etichetta e trattamento termico
- Un gradino più in alto, con il punteggio di 74, troviamo la pasta di Gragnano IGP da 500 grammi del Pastificio Liguori. Secondo i giudici di Altroconsumo il prodotto regge il confronto con gli altri top di gamma ottenendo il massimo giudizio per quanto riguarda il pacco in sé e l’assenza di prodotti chimici all’interno, meno per quanto riguarda l’imballaggio, che ottiene due stelle su cinque
- Con un punteggio ex-aequo di 74 troviamo gli spaghetti n.12 di De Cecco. Da segnalare l’ottimo punteggio che il prodotto ottiene nel trattamento termico, parametro dove quasi nessun prodotto brilla: i giudici di Altroconsumo hanno conferito quattro stelle su cinque, reputando perciò vero lo slogan “lenta essiccazione a bassa temperatura”. Soltanto tre stelle per l’etichetta, giudicato il parametro meno soddisfacente del prodotto
- Con un punteggio di 75, troviamo gli spaghetti di Granoro: l’azienda pugliese, con i suoi Dedicato Spaghetti n.180, hanno ottenuto ottimi giudizi per quanto riguarda la presenza di grano tenero e l’assenza di pesticidi e microtossine, mentre un giudizio meno buono è stato ottenuto per quanto riguarda il trattamento termico e la verifica del peso netto, oltre all’etichetta
- Al terzo posto, con il punteggio di 77, un altro ex-aequo: sul gradino più basso del podio c’è La Molisana, con i suoi Spaghetti 15 da 500 grammi. Ottimo risultato sotto praticamente tutti gli aspetti, dall’assaggio sino alla presenza di grano tenero e proteine, a convincere meno i giudici sono stati soltanto un imballaggio troppo complesso da separare e il trattamento termico
- Prodotta in provincia di Avellino, la Pasta Armando ha convinto i giudici di Altroconsumo, che hanno premiato il suo Spaghetto da 500 grammi con il punteggio di 77. Cinque stelle su cinque per quanto riguarda la prova della cottura e l’assaggio, mentre solo due stelle su cinque per il trattamento termico, giudicato qualitativamente al di sotto di tutti i competitor
- Al secondo posto, con il punteggio di 78, si trova la Pasta Italiamo di Lidl, che ottiene un ottimo apprezzamento generale. Significativa la percentuale di proteine ritrovata, 15,1%, più di tutti gli altri, mentre meno buona è stata la verifica del peso netto, che ottiene solo tre stelle su cinque
- Al primo posto, con il punteggio di 79, i giudici di Altroconsumo hanno premiato gli spaghetti al bronzo Barilla da 400 grammi. Il prodotto di gamma dell’azienda emiliana è stato molto apprezzato alla prova di assaggio e supera egregiamente anche le analisi di laboratorio sui contaminanti e i pesticidi. Da rivedere la confezione, ad oggi un po’ pesante e fatta di due materiali non facilmente separabili quando bisogna differenziare il rifiuto