Entro questa scadenza bisogna inviare la Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) all’Inps e avere così l’aggiornamento dell’indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare. In questo modo si evita di vedersi riconosciuta solo la quota minima. C’è poi comunque tempo fino al 30 giugno per rimediare e ricevere gli arretrati