
Manovra 2023, dal cuneo fiscale alle pensioni: chi ci guadagna e chi no
Il tetto retributivo per poter beneficiare del taglio al 3% del cuneo fiscale passa da 20mila a 25mila euro. Le pensioni minime per gli over 75 salgono a 600 euro, e sono potenziati gli stanziamenti per l’assegno unico universale, che passano da 7 a 9 milioni. Ecco per chi la Legge di Bilancio del governo Meloni è conveniente

L’esecutivo punta a dare il via libera alla Manovra 2023 entro oggi 29 dicembre: appena in tempo per evitare l’esercizio provvisorio. Ma chi ci guadagna e chi va in perdita con le misure stabilite? Ha fatto i conti Il Sole 24 Ore
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La Legge di Bilancio, fra le altre cose, ha alzato il tetto retributivo necessario per poter beneficiare del taglio al 3% del cuneo fiscale: passa da 20 a 25mila euro. Viene invece confermato l’attuale taglio del 2% per le retribuzioni che arrivano fino a 35mila euro
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La misura va a vantaggio dei lavoratori: il testo della Manovra prevede nello specifico che per il 2023 sarà incrementato di un punto – fino al 3%, appunto – il taglio della quota dei contributi previdenziali a carico di dipendenti sia pubblici sia privati con retribuzione mensile fino a 1.923 euro. Resta invece confermato, ricorda il quotidiano economico, l’attuale taglio al 2% per la retribuzione imponibile per chi guadagna al mese fino a 2.692 euro, già previsto per il 2022
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Quanto si risparmia? Secondo Il Sole per i lavoratori che guadagnano fino a 25mila euro lordi – e hanno perciò diritto al taglio del 3% - si profila un risparmio mensile di 41,15 euro, mentre quello annuo ammonta a 493,85. Per la fascia di retribuzioni di 22.500 euro il vantaggio mensile è di 37 euro, quello annuale di 444,46 euro
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Per quanto riguarda le pensioni, le minime pari a 525,38 e destinate agli over 75 saliranno a 600 euro al mese. La rivalutazione maggiorata, inoltre, porterà le altre minime ad aumentare fino a 570 euro

Vengono inoltre potenziati assegno unico e congedi parentali. Gli stanziamenti per la prima misura salgono da 7 a 9 milioni. La maggiorazione forfettaria già prevista per i nuclei familiari con 4 o più figli aumenterà per ogni famiglia del 50%, quindi passerà da 100 a 150 euro

Esteso per entrambi i genitori, inoltre, il congedo parentale. Un mese in più, di cui usufruire entro il sesto anno di vita del figlio, e retribuito all'80% dello stipendio, anzichè al 30%

Nel testo anche una flat tax incrementale per il solo 2023, sostitutiva dell'Irpef e delle relative addizionali, con aliquota proporzionale del 15%. Ne potranno beneficiare imprenditori e professionisti che nel 2023 conseguiranno un reddito di impresa o di lavoro autonomo superiore al reddito della stessa natura realizzato sia nel 2020, che nel 2021, che nel 2022

Tuttavia, secondo l’Osservatorio sui conti pubblici dell’università Cattolica di Milano, riportati da Il Sole 24 Ore, “il regime forfettario, con la sua aliquota agevolata al 15%, offre invece un chiaro vantaggio sul lato dell'imposta sui redditi”

Per esempio, si legge, "Un consulente informatico forfettario risparmierebbe oltre 3.600 euro di imposte rispetto al suo clone assunto nell'impresa, conseguendo un reddito al netto di tutte le imposte e contributi di circa 5.500 euro maggiore”
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