
Bonus 200 euro, è possibile ripresentare domanda se è stata respinta? Come e quando farlo
È ammissibile un secondo tentativo: per coloro che si sono visti rifiutare l’agevolazione prevista dal governo Draghi, l’Inps accetta il riesame dell’istanza entro fine febbraio 2023, cioè a 90 giorni dalla pubblicazione del “Riesame delle domande respinte”. Una procedura che si potrà svolgere interamente sul sito dell’Istituto nazionale di previdenza sociale

Cosa accade se si è richiesto il bonus 200 euro ma la domanda è stata respinta? La risposta la dà l’Inps, che ha pubblicato le linee guida per il "Riesame delle domande respinte"
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COS’È IL BONUS 200 EURO - Il bonus 200 euro è un bonus elargito una tantum, stanziato dal governo Draghi e inserito nell'ultimo Decreto aiuti per famiglie e imprese, per cercare di arginare l'aumento delle spese relative al caro bollette e all'inflazione
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CHI PUÒ RICHIEDERLO – Possono ottenerlo i lavoratori dipendenti, che lo ricevono direttamente in busta paga senza dover avanzare domanda, ma anche altre tipologie, che possono fare domanda all'Inps
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QUALI ALTRE CATEGORIE SONO INTERESSATE – Oltre a quelli sopracitati, sono interessati dal bonus anche i lavoratori titolari di rapporti di co.co.co; dottorandi e assegnisti di ricerca; lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti; lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo; lavoratori autonomi occasionali privi di partita IVA; lavoratori incaricati alle vendite a domicilio di cui all’articolo 19 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114
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LE DOMANDE RESPINTE - Alcune richieste, che venivano valutate in modo automatico dall’Inps, hanno ricevuto risposta negativa. Ora l'Inps ha dato indicazioni su come ripresentare la richiesta se si ritiene di essere stati ingiustamente esclusi dal diritto di ricevere i 200 euro
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LA COMUNICAZIONE INPS – Come ha comunicato l’Inps, “a seguito del completamento della prima fase di gestione centralizzata delle domande, si forniscono le istruzioni per la presentazione delle istanze di eventuali riesami da parte dei richiedenti, le cui domande sono state respinte per non avere superato i controlli inerenti all’accertamento dei requisiti normativamente previsti, nonché le indicazioni per la gestione dei medesimi"
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QUANDO AVANZARE IL RIESAME - Sempre l'Inps comunica che "il termine, da ritenersi non perentorio, per proporre istanza di riesame è di 90 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del presente messaggio (30 novembre 2022), ovvero dalla conoscenza della reiezione se successiva, al fine di consentire l’eventuale supplemento di istruttoria, anche mediante produzione da parte dell’interessato della documentazione utile”. Perciò c’è tempo fino a fine febbraio 2023

COME FARE - L’utente può presentare richiesta di riesame accedendo alla stessa sezione del sito Inps in cui è stata presentata la domanda, alla voce “Indennità una tantum 200 euro”. Per le domande nello stato “Respinta” è disponibile la lista dei motivi di reiezione, compreso il tasto “Chiedi riesame”, che consente di inserire la motivazione della richiesta e, attraverso la funzione “Allega documentazione”, i documenti previsti per il riesame
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