
Manovra, rottamazione cartelle esattoriali e pace fiscale: tutti i dettagli sulle misure
Prevista la cancellazione delle cartelle fino al 2015 che hanno un importo inferiore a 1.000 euro e rateizzazione dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi - a causa dell'emergenza Covid, caro bollette e difficoltà economiche - non ha versato le tasse

Novità per le cartelle esattoriali, dopo l'approvazione della Manovra 2023 da parte del governo di Giorgia Meloni. Prevista la cancellazione delle cartelle fino al 2015 che hanno un importo inferiore a 1.000 euro e rateizzazione dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi a causa dell'emergenza Covid, caro bollette e difficoltà economiche non ha versato le tasse
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La tregua fiscale sulle cartelle contenuta in Manovra prevede quindi la cancellazione delle cartelle fino a mille euro e fino al 2015, mentre per quelle sopra i mille euro il contribuente pagherà tutto l'importo, "senza sanzioni né interessi, con una rateizzazione di 5 anni”, ha spiegato il viceministro dell'economia Maurizio Leo (in foto) in conferenza stampa
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"Le cartelle di ammontare ridotto, fino 1.000 e fino al 2015, quindi non più esigibili, le togliamo perché sono pure passati i 7 anni", ha detto ancora il ministro
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"Invece per un ammontare superiore, si paga tutta l'imposta senza sanzioni, senza interessi, e con una rateizzazione 5 anni”, ha inoltre confermato. "Non c'è nessun tipo di sanatoria, né agevolazione ai contribuenti - ha ribadito Leo -, facciamo pagare tenendo conto delle difficoltà e del carico sanzionatorio elevatissimo"

Sulle cartelle sotto i mille euro, Leo ha evidenziato che c'era la necessità di "togliere di mezzo questo stock imponente, circa 1.132 miliardi di carichi affidati all'agente di riscossione, di cui secondo la Corte dei Conti solo il 6-7% è riscuotibile: quindi dobbiamo smaltire l'inesigibile, non possiamo tenere ancora questo stock di cartelle"

"Si è parlato di tregua fiscale per le sole cartelle ma noi abbiamo coperto tutto lo spazio del rapporto fiscale, che parte dalle dichiarazioni per arrivare poi alle cartelle”, ha detto ancora il viceministro ricordando che “negli ultimi tempi i contribuenti non hanno avuto risorse per onorare debiti tributari e abbiamo un carico sanzionatorio fuori linea rispetto altri Paesi. Questo è il primo aspetto su cui siamo intervenuti"

Anche il premier Giorgia Meloni è intervenuto sul tema delle cartelle esattoriali, in conferenza stampa dopo l'approvazione della Manovra. "Lo spirito da cui muoviamo è un rapporto diverso tra Stato e contribuente: lo Stato non è più aggressivo e punitivo ma giusto e comprensivo verso chi è in difficoltà", ha detto. E ha assicurato: "Non esiste alcun condono ma solo operazioni vantaggiose per lo Stato"

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