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Verso la transizione e l’indipendenza energetica: i progetti di Enel Green Power in Italia

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Trasformare sole, vento e altre fonti rinnovabili in energia elettrica, grazie a progetti tecnologicamente all’avanguardia, significa guidare il percorso che porterà l’Europa e l’Italia alla progressiva autonomia energetica. Dalla gigafactory di moduli fotovoltaici di Catania al parco eolico in provincia di Campobasso, il Gruppo Enel dimostra con i fatti che la sostenibilità è il presente e il futuro dell’energia

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Sole, vento, acqua, calore terrestre. In breve: energie rinnovabili. Se ne parla sempre più spesso, soprattutto da quando la presa di coscienza sugli effetti ambientali dei combustili fossili, e sulle conseguenze di un’eccessiva dipendenza dal loro utilizzo anche in termini di sicurezza energetica, si è fatta strada nell’opinione pubblica. Si guarda quindi alla natura come fonte di produzione di energia elettrica per diminuire l’impatto umano sull’ecosistema e consentire, al contempo, di tracciare una prospettiva di sviluppo e di relativa soddisfazione del fabbisogno energetico che possa gradualmente fare a meno dei combustibili fossili, fino ad azzerarne il ricorso. Da un lato le rinnovabili - lo dice il nome stesso - tendono a non esaurirsi, perché si rinnovano spontaneamente. Dall’altro permettono di abbattere la quantità di emissioni climalteranti prodotte per generare energia. L’obiettivo è chiaro e c’è chi sta investendo tempo e risorse per raggiungerlo, come Enel Green Power (EGP), che all’interno del Gruppo Enel si occupa di sviluppare e mettere in esercizio impianti di energia rinnovabile in tutto il mondo. Presente in tutti i Continenti, con una capacità totale di circa 54 GW generati da un mix di eolico, solare, geotermico e idroelettrico, Enel Green Power ha sviluppato e continua a sviluppare in Italia progetti all’avanguardia che saranno la spina dorsale del percorso di transizione energetica previsto dagli accordi internazionali e dal Pnrr. Salvaguardia dell’ambiente, certo, ma non solo: puntando sulle rinnovabili, lo Stivale cammina anche verso la riduzione della sua dipendenza da altri Paesi, costruendo, in definitiva, l’unica traiettoria realistica e conveniente verso la libertà energetica.

Il progetto TANGO: la rinascita di una filiera italiana ed europea

Tra i progetti di EGP in Italia c’è TANGO, iTaliAN pv Giga factOry, impianto di dimensioni industriali per la produzione di moduli fotovoltaici presso la fabbrica di pannelli solari 3Sun di Enel Green Power a Catania. In linea con l’accordo di finanziamento agevolato a fondo perduto firmato da EGP e dalla Commissione europea, è prevista un'espansione della fabbrica catanese che la porterà ad aumentare la sua capacità di produzione di 15 volte: dai 200 MW di oggi arriverà fino a 3 GW all’anno. Già fissata la tabella di marcia: la nuova fabbrica dovrebbe entrare a pieno esercizio entro luglio 2024, dopo l’avvio con i primi 400 MW di capacità a settembre 2023. 3Sun diventerà così il più grande impianto europeo per la produzione di moduli fotovoltaici bifacciali ad alte prestazioni su scala gigawatt. Come spiega Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, non si tratta di un progetto fondamentale solo in chiave nazionale, ma a livello continentale: in termini di eccellenza tecnologica, di possibilità occupazionali, ma anche per il tema cruciale della rinascita di una filiera nazionale ed europea. La domanda mondiale di moduli fotovoltaici sta infatti crescendo a un ritmo vertiginoso, ma proprio la distribuzione geografica della filiera, oggi eccessivamente dipendente da un’unica fonte in Asia, è il suo tallone d’Achille. Proprio per ovviare a questa vulnerabilità è nato il progetto TANGO, che, come sottolinea Starace, “riporterà 3.000 MW di capacità produttiva l’anno in Europa”. La fabbrica, aggiunge il CEO di EGP Salvatore Bernabei, “contribuirà al raggiungimento delle accresciute ambizioni della UE che prevedono il 40% di consumo di energia da fonti rinnovabili entro il 2030”. L’investimento totale per la realizzazione della fabbrica da 3 GW ammonta a circa 600 milioni di euro. All’impegno di EGP si aggiungerà un finanziamento di Bruxelles, per quasi 118 milioni di euro. Sotto il profilo nazionale, e ancora più nello specifico riguardo l’impatto lavorativo sul tessuto locale, si tratta di un investimento in grado di aumentare l’occupazione diretta e indiretta, creando circa mille posti di lavoro entro il 2024.

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Autonomia energetica, circolarità e innovazione tecnologica: il circolo virtuoso di 3SUN

La produzione di 3Sun includerà celle fotovoltaiche a eterogiunzione bifacciale (B-HJT). Saranno capaci di catturare più luce solare di altri modelli, perché progettate per fruire della luce sia sulla superficie anteriore che su quella posteriore. I pannelli fotovoltaici potranno incorporare anche una struttura chiamata "Tandem", formata da due celle sovrapposte che consentiranno così di catturare più luce rispetto alle strutture a cella singola. I 3 GW dei pannelli prodotti ogni anno dalla fabbrica potranno generare fino a circa 5,5 TWh all’anno di energia elettrica. Venendo da fonti rinnovabili, andranno a evitare l'emissione di quasi 25 milioni di tonnellate di CO2 nei loro primi dieci anni di attività. La produzione generata dai pannelli avrà anche il potenziale di evitare l'acquisto di fino a quasi 1,2 miliardi di metri cubi di gas l’anno. 3Sun si candida anche a diventare modello di economia circolare. Puntando sulla ricerca e sulla collaborazione con centri di ricerca e aziende leader nel settore, aumenterà il grado di circolarità dell’intero sito attraverso processi di riciclo sempre più efficaci per la gestione dei moduli fotovoltaici. A questi si aggiungono l’uso di procedure automatizzate per processi di produzione a spreco ridotto e lo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale volti alla minimizzazione degli scarti.

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L’impianto fotovoltaico di Trino

L’impegno di EGP coinvolge tutto il Paese. Spostandoci a Nord, nel comune di Trino (Vercelli), è stata avviata la costruzione di un impianto fotovoltaico che sorgerà su un’area di circa 130 ettari, adiacenti all’ex centrale elettrica Galileo Ferraris. Si tratta di uno dei più grandi impianti solari delle regioni del Nord Italia: sarà costituito da quasi 160.000 moduli, avrà una potenza di 86 MW e sarà accoppiato ad un accumulo elettrochimico da 25 MW, in grado di contribuire all’adeguatezza del sistema elettrico e fornire servizi ancillari alla rete. L’impianto, a regime, produrrà circa 130 GWh ogni anno. Tradotto: si eviteranno emissioni per circa 56mila tonnellate di C02 e si risparmieranno 29 milioni di metri cubi di gas. Per questo progetto, spiega il presidente della Provincia di Vercelli Davide Gilardino, il territorio sarà anche interessato dalla riqualificazione del patrimonio socioculturale. Sono infatti previsti interventi di recupero architettonico e funzionale di alcuni edifici nel Borgo Leri Cavour presenti nell’area immediatamente limitrofa all’impianto fotovoltaico, oltre a un intervento di recupero di tratto del tracciato storico della strada di collegamento fra Borgo Leri Cavour e Cascina Colombara.

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Il parco eolico di Castelmauro

Già a servizio un altro progetto EGP: il parco eolico tra i comuni di Castelmauro e Roccavivara, in provincia di Campobasso. Qui, sette aerogeneratori da 4,2 MW ciascuno produrranno ogni anno circa 70 GWh di energia da fonti rinnovabili, evitando l’emissione in atmosfera di circa 30mila tonnellate di CO2 all’anno e l’utilizzo di 15 milioni di metri cubi di gas, contribuendo ancora una volta al percorso italiano verso l’indipendenza energetica e la decarbonizzazione. 

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