Il gigante spagnolo proprietario del noto marchio d’abbigliamento ha annunciato l’accordo preliminare per la cessione dei suoi 502 punti vendita a sette mesi dallo stop alle operazioni nel Paese. “Impatto della decisione ampiamente coperto dagli accantonamenti”, spiega la società, che promette: “I tagli al personale saranno contenuti"
Non solo Mercedes. Oltre al produttore automobilistico tedesco, la lunga lista delle aziende che hanno abbandonato Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina si arricchisce di un altro nome di peso: si tratta di Inditex, la holding proprietaria del noto marchio d’abbigliamento Zara. Il gigante spagnolo ha annunciato infatti che venderà le sue attività in Russia al gruppo arabo Daher in una mossa che segue l’interruzione delle attività nel Paese sette mesi fa.
Accordo preliminare
"Abbiamo raggiunto un primo accordo per la vendita delle sue attività nella Federazione Russa al gruppo Daher, che detiene importanti partecipazioni nei settori della vendita al dettaglio e dell'immobiliare", recita la nota del gruppo, che in Russia vanta 502 negozi totali di cui 86 Zara. “La transazione comporterà la cessazione delle operazioni nel Paese dopo la sospensione della sua attività commerciale il 5 marzo", ha spiegato la società, aggiungendo che "gli accantonamenti rilevati nei risultati finanziari del primo semestre del 2022 coprono ampiamente l'impatto dell’operazione”.
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Tagli ridotti
Inditex sottolinea inoltre che una "parte sostanziale" dei dipendenti del gruppo dovrebbe mantenere il proprio posto di lavoro, anche se i futuri punti vendita che sostituiranno i negozi Inditex saranno completamente diversi dai marchi del gruppo (Zara, Zara Home, Bershka, Oysho, Stradivarius, Pull&Bear, Massimo Duti). Le parti, spiega il comunicato, stanno anche valutando di "includere nel loro accordo la possibilità di collaborazione attraverso un contratto di franchising".