Si riapre il dibattito sull'opportunità di mantenere l'orario estivo per far fronte agli alti costi dell’elettricità. I vantaggi in bolletta però non sarebbero molti
L’ora legale in Europa per la prima volta venne introdotta nel mezzo della Grande Guerra. L’obiettivo era quello di risparmiare carbone. Spostando le lancette un’ora avanti, in primavera e nei mesi estivi, si ha più luce la sera e, di conseguenza, si accendono meno lampadine e si consuma meno elettricità. A fine a ottobre (quest’anno nella notte tra il 29 e il 30) gli orologi si riporteranno indietro: le giornate si accorciano e si eviterà di svegliarsi senza il sole.
Ora legale, in sette mesi risparmio di 190 milioni
Il piano di risparmio energetico approvato dal governo non prevede che l’ora legale rimanga oltre il consueto ma, con la crisi energetica aggravata dal conflitto in Ucraina, si susseguono gli appelli per prolungarla. E così si ricorda che i sette mesi di orario estivo permettono di alleggerire le bollette di circa 190 milioni di euro, per una quantità di elettricità pari a quella utilizzata da 150mila famiglie, che però rappresenta solo lo 0,13 per cento di quanto consumato.
Orario estivo tutto l'anno, fino a mezzo miliardo di spesa in meno
Si chiede comunque di prolungare almeno fino al 30 novembre l’ora legale, che - stima la Società Italiana di Medicina Ambientale – se estesa a tutto l’anno (e tenuto conto dei rincari del gas) farebbe risparmiare fino a mezzo miliardo di euro. Sulla questione, il mese scorso, il ministro per la Transizione Ecologica ha risposto che i vantaggi non sarebbero molti. L’ora che si guadagna la sera si perde la mattina, ha spiegato Roberto Cingolani, che non ha escluso del tutto l’ipotesi ma ha sottolineato come, con orari diversi all’interno dell’Europa, ci sarebbero problemi.
In Europa libertà di scelta, ma tutti sincronizzati
In effetti, tutti i Paesi dell’Unione sono sincronizzati, nonostante nel 2018 si sia deciso che ognuno poteva andare per la sua strada. In giro per il mondo alcuni Stati non spostano mai le lancette, segno – probabilmente – che nessuna ricetta è scolpita sulla pietra. Esemplare il caso della Russia: nel 2014 è passata all’ora legale permanente, dopo che tre anni prima si era deciso di adottare quella solare tutto l’anno.