
Bonus mobili, cosa succede se si vende casa? Risponde l’Agenzia delle Entrate
Una persona ha chiesto se, dopo aver venduto l’immobile e ceduto le rate residue del bonus ristrutturazione, anche quello mobili passi automaticamente all’acquirente. L’Agenzia ha risposto di no: “Chi vende l’immobile può continuare a usufruire delle quote di detrazione non ancora utilizzate, derivanti dall’acquisto dei mobili ed elettrodomestici”

Tra le agevolazioni fiscali sulla casa ancora in vigore c’è il Bonus mobili ed elettrodomestici. La Legge di bilancio 2022 l’ha rinnovato per altri tre anni, fino al 2024. Ma cosa succede se si vende l’immobile ristrutturato e per il quale si stava usufruendo della detrazione? A questa domanda ha risposto l’Agenzia delle Entrate: ha precisato che “il bonus mobili ed elettrodomestici non si trasferisce all’acquirente”
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La risposta dell’Agenzia delle Entrate è stata pubblicata sulla rivista telematica FiscoOggi. Una persona ha chiesto: “Ho venduto un immobile che avevo ristrutturato e per il quale stavo usufruendo sia della detrazione del 50% sia del bonus mobili ed elettrodomestici. Avendo ceduto le rate residue di detrazione per gli interventi di ristrutturazione, anche il bonus mobili passa automaticamente all’acquirente?”. L’Agenzia ha replicato: “La risposta è negativa”
La risposta dell'Agenzia delle Entrate
Ha spiegato: “Contrariamente a quanto accade per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, in caso di cessione dell’immobile oggetto di ristrutturazione il bonus mobili ed elettrodomestici non si trasferisce all’acquirente. Questo vale anche quando con la cessione dell’immobile vengano trasferite all’acquirente le restanti rate della detrazione delle spese di recupero del patrimonio edilizio. Chi vende l’immobile, pertanto, può continuare a usufruire delle quote di detrazione non ancora utilizzate, derivanti dall’acquisto dei mobili ed elettrodomestici”
Bonus mobili ed elettrodomestici 2022, come richiederlo e tutto quello che c'è da sapere
L’Agenzia delle Entrate, in altre parole, ha chiarito che in caso di vendita della casa è possibile trasferire all’acquirente il bonus ristrutturazione, ma non il bonus mobili ed elettrodomestici. Chi ha sostenuto le spese ammesse in detrazione, quindi, continua a utilizzare le rate residue
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Il bonus mobili ed elettrodomestici è una detrazione Irpef del 50% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici nuovi - di classe non inferiore alla A per i forni, di classe E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, di classe F per i frigoriferi e i congelatori - destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Gli interventi devono essere stati realizzati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni
Bonus edilizi 2022, quali sono quelli trasferibili all’acquirenteL’importo massimo della spesa ammessa al bonus mobili per il 2022 è pari a 10.000 euro (era 16.000 euro nel 2021). Si passerà a 5.000 euro per i successivi due anni. A differenza di altre agevolazioni fiscali sulla casa, la detrazione è l’unica modalità di fruizione di questo bonus: non è possibile optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura

La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche). Come spiega l’Agenzia delle Entrate, la detrazione “spetta solo al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. Per esempio, se le spese per ristrutturare l'immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l'arredo dall'altro, il bonus per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due”

Tra gli acquisti che rientrano nel bonus ci sono: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione, frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento. Tra le spese si possono includere anche quelle di trasporto e di montaggio dei beni