Bonus 200 euro, dai docenti ai pensionati: chi è escluso e perché
La misura è concessa ai lavoratori e agli anziani che abbiano un reddito inferiore ai 35mila euro e la residenza in Italia alla data del 1° luglio 2022. Chi non ha questi requisiti è fuori dalla platea dei beneficiari. I dettagli
Tra pensionati e lavoratori sono molti i cittadini che si lamentano di non aver ancora ricevuto il bonus 200 euro, il contributo una tantum che il Governo ha stanziato per contrastare il caro bollette e l’incremento del costo della vita
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Il bonus è diretto a tutti, dai lavoratori dipendenti ai lavoratori autonomi, dai disoccupati in Naspi, ai pensionati. La maggior parte dei beneficiari ha ricevuto la somma nel cedolino della pensione o nella busta paga di luglio
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Tra gli esclusi, ai quali però a breve dovrebbe essere comunque riconosciuto il contributo, ci sono i precari della scuola. Queste persone non hanno ricevuto i 200 euro perché sono ancora fuori dalla platea dei beneficiari
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Ci sono però altri docenti che lamentano di non aver ricevuto i 200 euro. Va ricordato che l’agevolazione è soggetta al rispetto di alcuni requisiti: un reddito inferiore ai 35mila euro e la residenza in Italia alla data del 1° luglio 2022
Tutti i lavoratori dipendenti o autonomi, i disoccupati e i pensionati che non rispettano queste condizioni, sono perciò esclusi dalla platea dei beneficiari e non hanno ottenuto il contributo
Per avere diritto al bonus è necessario che, per almeno un mese, tra i compensi da gennaio a giugno 2022 lo stipendio lordo non abbia superato i 2.692 euro
Per controllare se si rispetta questo parametro, bisogna rivedere i cedolini dello stipendio del primo semestre 2022 e verificare che lo stipendio lordo pagato non sia superiore ai 2.692 euro
Stessi requisiti di reddito e cittadinanza valgono anche per i pensionati e riguardano il 2021. Per esempio, un pensionato che abbia cessato l’attività nel 2021 dovrà conteggiare come reddito sia le entrate dell’anno relative al lavoro svolto che quelle della pensione 2021
Nel caso in cui abbia superato la soglia di 35.000 euro (redditi Irpef al netto dei contributi tanto assistenziali che previdenziali), non rientrerà nella platea dei beneficiari e non potrà ottenere il bonus
In tutti gli altri casi in cui non si è ricevuto il contributo, potrebbe essersi trattato solo di un ritardo o di verifiche sulla posizione del beneficiario. Chi rientrava nel diritto al bonus ma non lo ha ancora ottenuto, può contattare l’Inps per ulteriori chiarimenti