La Cina vende i titoli di Stato Usa: incassati 113 miliardi di dollari in 7 mesi

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Dietro l’accelerazione cinese, ci sono le tensioni tra Washington e Pechino anche per la questione Taiwan. Come primo effetto, infatti, molti colossi statali cinesi stanno lasciando Wall Street

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A Pechino, mentre aumentano le tensioni con Washington, diventa sempre più evidente la frattura tra le prime due economie al mondo, che ora continua con la dismissione dei titoli di Stato americani. Secondo l’ultimo dato del Dipartimento del Tesoro Usa nel mese di giugno, la somma di Treasury detenuta dalla Cina si è assestata a 967,8 miliardi di dollari. A maggio era stata superata al ribasso la soglia psicologica dei 1.000 miliardi di dollari. Nel 2015, ad esempio, la Cina deteneva circa 1.500 miliardi di debito americano. Le tensioni si notano anche per il fatto che grandi aziende statali cinesi stanno lasciando Wall Street. I colossi China Life Insurance, PetroChina, China Petroleum & Chemical, Aluminium of China e Sinopec Shanghai Petrochemical annunciano che abbandoneranno la Borsa di New York.

Tensione crescente

La Cina ha tagliato le partecipazioni in titoli del tesoro statunitense per il settimo mese consecutivo a giugno. Questa mossa vuole consentirle un maggiore margine di manovra nella copertura dei rischi a causa delle crescenti tensioni tra i due Paesi. A pesare su queste decisioni ha contribuito l’atteggiamento degli Usa verso Taiwan, l’isola autogovernata che La Cina considera parte del suo territorio.

 

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