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Domino's Pizza lascia l'Italia: chiusi tutti i punti vendita

Economia
©Ansa

La catena fa flop e la pizza made in Usa abbandona l'Italia. Dal 2015 erano stati aperti 29 punti vendita a Milano, Torino, Roma e in altre città. Ma il gusto "pepperoni' o all'ananas non è piaciuto agli italiani, che restano fedeli alla tradizione

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Nel Paese che ha inventato la pizza, il modello statunitense al gusto "pepperoni" o condita con l'ananas o il pollo al barbecue, sembra non aver sfondato. I punti vendita italiani di Domino's Pizza  in questi giorni hanno abbassato le serrande, sembra per non riaprirle. Bloomberg riporta che la società aveva 10,6 milioni di euro di debiti alla fine del 2020, secondo gli ultimi rapporti annuali certificati. Le pizzerie a marchio Domino's erano state aperte in Italia a partire dal 2015, tra Milano, Torino, Bergamo, Bologna, Roma, ed il Veneto, ad inizio anno se ne contavano ancora 29.

Pizza? Gli italiani preferiscono il Made in Italy

La pandemia di Covid, però, ha rivisto completamente i piani iniziali che parlavano dell'apertura di poco meno di 900 punti vendita entro il 2030. Il business di Domino's si basa soprattutto sulle consegne a domicilio. Un settore in cui, tra 2020 e 2021, a causa delle restrizioni legate alla pandemia, la concorrenza è aumentata a dismisura. Da parte di pizzerie forti di un gusto e una tradizione Made in Italy che non sembra conosce fasi di stanchezza per i consumatori italiani. Ora alcuni punti vendita della catena in diverse città potrebbero riaprire con un altro marchio. 

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La catena nata nel Michigan era entrata in Italia nel 2015 attraverso un accordo di franchising con ePizza SpA e intendeva fornire un servizio di consegna strutturato a livello nazionale insieme a condimenti in stile americano, tra cui l’ananas. Per la consegna a domicilio, ha fatto accordi con soggetti terzi come Deliveroo Plc, Just Eat Takeaway.«Attribuiamo il problema alla forte concorrenza nel mercato del food delivery, con catene organizzate e ristoranti “mom & pop” che consegnano cibo, ai servizi e ai ristoranti che riaprono dopo la pandemia», dicono da ePizza in una relazione agli investitori che accompagna i risultati del quarto trimestre 2021.

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