
Giornata mondiale della pizza: la pizza nel mondo, dal NY style alla pizza brasiliana
Come pasta o spaghetti, questa parola ha lo stesso significato in tutto il pianeta. Complice la semplicità della ricetta, in ogni angolo del globo esistono una versione del piatto nato in Italia e una giornata (il 17 gennaio) che la celebra: ecco le più famose. LA FOTOGALLERY

Come scrive Luciano Pignataro nel suo libro "La pizza. Una storia contemporanea", nel 2016 il fatturato della pizza nel mondo è stato stimato in 62 miliardi di euro, calcolato su una base di 5 miliardi di pizze cotte in un tutto il pianeta. Il popolo che ne consuma di più è quello americano, mentre il maggior numero di pizzerie è in Brasile. Questo ha contribuito a creare tanti stili diversi di questo cibo italiano. Il 17 gennaio è la Giornata mondiale della Pizza: ecco alcune versioni straniere di uno dei piatti più famosi nel mondo (foto: PxHere)
Buona e gustosa, la ricetta per preparare l’impasto della pizza fatta in casa
La pizza napoletana arriva negli Stati Uniti all'inizio del Novecento, portata dagli immigrati napoletani. Ma per circa quarant'anni fu un pasto conosciuto e consumato quasi soltanto a Little Italy. Durante la Seconda guerra mondiale i soldati americani di stanza in Italia fanno la sua conoscenza e se ne innamorano. Tornati a casa, iniziano a cercarla nei locali italoamericani (nella foto, un'immagine del museo della pizza di Brooklyn, New York)
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La prima pizzeria degli Stati Uniti fu fondata da Gennaro Lombardi nel 1897, anche se all'inizio il suo era semplicemente un grocery, un negozio di alimentari. All'epoca la pizza costava solo 5 cent, ma data la povertà di molti connazionali, si iniziò a venderla già taglita a fette del peso corrispondente a ciò che le persone potevano pagare (foto: PxHere)
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La pizza made in Usa è famosa anche da noi. Grandi dischi di pasta spesso biscottata si sono radicati nel nostro immaginario grazie a film come “La febbre del sabato sera”, dove si vede un giovanissimo John Travolta addentarne una fetta per strada. Esiste al taglio o tonda al piatto (foto: YouTube)

Da una costa all'altra la pizza cambia ancora. Si parla di New York style e di Californian style, fino ad arrivare alla Deep dish o Chicago style (nella foto), una pizza che sembra una crostata, con tanto di bordo rigido, cotta in teglia (foto: Wikimedia)

Un altro stile molto amato è il Detroit style. Qui la pizza è chiamata anche "upside down" perché il formaggio è posto prima della salsa di pomodoro. Si usa il formaggio del Winsconsin grattugiato, venduto a dadini. L'impasto è croccante, con una gustosa crosticina intorno (foto: Valereee/Wikimedia)

Una delle ricette più amate dagli americani è la classica e gettonatissima pepperoni, un nome che inganna visto che si tratta di un particolare tipo di salame piccante di dubbia origine italiana (foto: Pixabay)

In Brasile la pizza è abbastanza sottile con bordo pronunciato e una buona varietà di condimenti, a volte anche abbastanza arditi, come il manzo alla Stroganoff. Tra i formaggi è molto usato il catupiry, cremoso, molto comune anche in cucina (foto: Pixabay)

Il Giappone non ha creato una sua versione, ma ha appreso pedissequamente l'arte dei pizzaioli napoletani. Artigiani come Pasquale Makishima si sono "guadagnati" sul campo un secondo nome italiano proprio grazie alla loro capacità di rispettare tutti i criteri di produzione di una vera pizza italiana (foto: Pasquale Makishima/Facebook)

Tenendo da parte i puristi che fanno caso a sé, in Giappone si servono pizze piccole ed estrose, con il mais a far da padrone nella lista degli ingredienti, spesso servito anche come extra (foto: Pixabay)

Da non dimenticare che il Giappone ha una sua particolare versione della pizza, più simile a un pancake. Nota come la pizza di Okinawa, l'Okonomiyaki è fatto con cavolo e tantissimi altri ingredienti, cotti insieme e sormontati da salse molto saporite, oltre alle scaglie di katsuobushi (foto: ZhengZhou/Wikimedia)

Il Sudafrica è la patria delle pizze arricchite con un ingrediente dolce: qui l'ananas è gettonatissimo, insieme alle salse (foto: Janine/Wikimedia)

Anche in Islanda la famigerata pizza Hawaii, con banana e ananas, è molto richiesta, con l'aggiunta di un po' di blue cheese (foto: Gunnar Creutz/Wikimedia)

In Corea del Sud si riprende in parte il Chicago style. Le pizze sono parecchio alte, con cornicione biscottato e condimenti tra loro diversissimi: si va dalla frutta alla carne, senza tralasciare le amate patate dolci. Il formaggio viene usato solo per creare la cheese crust, sempre abbondante (foto: Pixabay)

In Nord Europa non si fa più fatica a trovare una buona pizza, come dimostra la classifica 50 Top Pizza dedicata al Vecchio Continente. Ma per chi non ama la canonica pizza italiana, anche qui il connubio tra dolce e salato non è un tabù, come dimostra la presenza di pizze a base di ananas, banane e curry (foto: Luca Platania/Facebook)

Nell'Alsazia nasce la Tarte Flambée, un piatto simile alla pizza, consumato in Germania e in Francia, in cui l'impasto è cosparso di formaggio bianco o crème fraîche, cipolle e bacon (foto: Lulu Durand/ Flickr)

In Provenza, Francia, si serve la Pissaladiere. Questa versione della pizza è simile a una crostata, condita con cipolle caramellate, acciughe ed erbe (foto: Rhian/ Flickr)

Anche l'Ungheria ha la sua versione della pizza. Si chiama Lángos, è una specialità fatta con un impasto a base di farina, lievito, acqua e sale, fritta e condita con formaggio grattugiato, aglio e burro, più altri ingredienti a piacere (foto: Kobako/ Wikimedia Commons)

Tra Turchia e Armenia esiste un piatto definito la pizza turca: il Lahmacun. Si tratta di una sfoglia di pane sottile, tonda, condita con carne (di solito di ovino o bovino), verdure finemente tritate e speziate. Esiste sia in versione piccante che normale (foto: Rainer Zenz/ Wikimedia Commons)

In Libano si consuma il Manakish, un disco di pane condito con timo e farcito con formaggio o carne macinata. Si può servire tagliato a fette o si può consumare come la pizza a portafoglio, ripiegato su se stesso. L'abitudine libanese prevede il consumo del Manakish a colazione o come pasto principale (foto: muff cabbage/ Wikimedia Commons)

La Sfiha è un piatto simile alla pizza, diffuso in Medioriente. È di forma tonda, farcito con montone macinato o manzo stagionato, un formaggio tipico noto come labneh e a volte con delle verdure. Questa variante è molto amata e cucinata anche in Brasile (foto: Mauro Cateb/Wikimedia)