
Assegno unico per stranieri, i chiarimenti Inps sulle domande
Arrivano nuove indicazioni dell’ente di previdenza. Sul fronte del lavoro per fare domanda serve un contratto subordinato o stagionale di durata almeno semestrale o un permesso per assistenza minori

L’Inps, con un messaggio del 25 luglio, ha dato ulteriori chiarimenti sui titoli che dovrebbero avere gli stranieri per ottenere l’assegno unico
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Occorrono il permesso di soggiorno di lungo periodo, il titolo di apolide o rifugiato e gli altri titoli per fare domanda per l'assegno unico per i figli già indicati nella prima circolare di spiegazione
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Si ha poi diritto all'assegno con: un contratto di lavoro subordinato o di lavoro stagionale di durata almeno semestrale; permesso per assistenza minori; protezione speciale (laddove sussistano pericoli di persecuzione o tortura in caso di rientro nel Paese di origine)
IL MESSAGGIO DELL'INPS
E ancora, si ha diritto in casi speciali (rilasciato a soggetti nei cui confronti siano state accertate situazioni di violenza o di grave sfruttamento)
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Non possono invece essere inclusi nella platea dei beneficiari - sottolinea l'Inps - i titolari dei permessi: attesa occupazione; tirocinio e formazione professionale; studio; studenti / tirocinanti / alunni; residenza elettiva; visite, affari e turismo

Ai fini della gestione delle istanze di riesame presentate dagli interessati in seguito a una domanda respinta per la scadenza del titolo, può essere ritenuta valida - spiega l'Inps - la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno

Questo perché gli effetti dei diritti esercitati nelle more del procedimento di rinnovo cessano solo in caso di mancato rinnovo, revoca o annullamento del permesso in questione

L’Assegno unico ha cambiato profondamente l'aiuto che lo Stato riconosce alle famiglie con figli. Non c'è una soglia sopra la quale non arriva il contributo, che è quindi "universale". Scatta dal settimo mese di gravidanza e vale fino ai 21 anni d'età del figlio