
Bonus internet per professionisti e per famiglie (senza limiti Isee): a che punto siamo?
Il Voucher connettività è un’agevolazione erogata dallo Stato per favorire la diffusione della banda larga in Italia e potenziare l’accesso veloce ai servizi digitali. In una prima fase era destinato alle famiglie meno abbienti, poi a imprese e possessori di Partita Iva, a breve anche a tutte le famiglie che non hanno una connessione o che vogliono un servizio più veloce per le proprie utenze domestiche

Il bonus internet, che ufficialmente si chiama Voucher connettività, è un’agevolazione erogata dallo Stato per migliorare la connessione a internet, favorire la diffusione della banda larga in Italia e potenziare l’accesso veloce ai servizi digitali. È destinato a famiglie, professionisti e imprese e serve a pagare abbonamenti a internet ultraveloce
GUARDA IL VIDEO: Voucher connettività per le imprese: come funziona
Il Piano voucher, come spiega il Mise, “è stato avviato nel contesto dell’emergenza sanitaria da Covid-19, durante la quale è emerso come i collegamenti internet a banda ultralarga costituiscano il presupposto per l’esercizio di diritti essenziali, costituzionalmente garantiti, come i diritti allo studio e al lavoro”
Bonus Internet veloce per le famiglie: ecco come funziona e a chi è rivolto
In una prima fase, che si è conclusa nel 2021, il bonus prevedeva l’erogazione di 500 euro per servizi di connettività a banda ultralarga ad almeno 30 Mbit/s in download. Era rivolto solo alle famiglie meno abbienti, quelle che rientravano nella fascia Isee fino a 20mila euro
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Poi c’è un’altra fase dedicata a micro, piccole e medie imprese e alle “persone fisiche titolari di partita Iva che esercitano, in proprio o in forma associata, una professione intellettuale ai sensi dell’articolo 2229 del Codice civile, ovvero una delle professioni non organizzate di cui alla legge 14 gennaio 2013, n. 4”. Per le imprese si è aperta il primo marzo 2022, per i professionisti il 23 maggio
Le informazioni sul sito del ministero
Anche in questo caso, la misura prevede l’erogazione di un voucher connettività per abbonamenti a internet ultraveloce. In particolare, l’agevolazione prevede l’erogazione di un contributo di importo compreso tra un minimo di 300 euro e un massimo di 2.500 euro per abbonamenti a internet a velocità in download da 30 Mbit/s a 1 Gbit/s (e superiori), di durata pari a 18 o 24 mesi
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Per l’erogazione del voucher e l’attivazione dei servizi a banda ultralarga, i beneficiari devono rivolgersi agli operatori di telecomunicazioni (che si sono accreditati sul portale dedicato all’incentivo e attivato da Infratel Italia, che gestisce la misura per conto del ministero dello Sviluppo economico) utilizzando i consueti canali di vendita. Si può fare richiesta fino a esaurimento delle risorse stanziate e, comunque, non oltre il 15 dicembre 2022

A breve dovrebbe anche prendere il via una nuova fase del piano voucher: quella dedicata a tutte le famiglie, senza alcun limite Isee, che non hanno una connessione internet o che vogliono un servizio a banda larga più veloce per le proprie utenze domestiche

Non si sa ancora, però, quando inizierà questa nuova fase. Ad aprile Infratel ha pubblicato sul proprio sito una consultazione pubblica sul voucher, scaduta alla fine di maggio, e non sono arrivate successive comunicazioni ufficiali. Serve, quindi, un decreto del ministero dello Sviluppo economico che indichi le nuove modalità di distribuzione del voucher

La misura, comunque, dovrebbe consistere in un voucher da 300 euro per nucleo familiare, da utilizzare per ottenere uno sconto sul prezzo di attivazione del contratto oppure sull’importo dei canoni di erogazione da corrispondere al fornitore. Anche in questo caso, per riceverlo bisognerà rivolgersi a uno degli operatori telefonici accreditati

Il bonus potrà essere richiesto nel caso in cui non si disponga di alcun servizio di connettività oppure se si ha una connessione lenta e si vuole passare a servizi con connettività ad almeno 30 Mbps. Si può aderire a un’offerta del proprio operatore, stipulando un nuovo contratto o modificando quello esistente, oppure ci si potrà rivolgere a un nuovo operatore. Sarà riconosciuto un solo contributo per nucleo familiare che vive nella stessa unità abitativa