
L’esecutivo di Mario Draghi ha rimandato la scadenza sullo sconto per chi deciderà di fare il pieno. Benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione i combustibili interessati dal decreto

Taglio prorogato. Il Governo ha finalmente deciso: lo sconto sulle accise dei carburanti verrà portato fino al 2 agosto ma sarà limitato a soli 30 centesimi al litro, anziché 35
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Ad esserne avvantaggiati saranno soprattutto benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione, aggiunto da ultimo con il decreto dell’8 luglio
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Eppure, la misura non piace all’Associazione dei Consumatori, che ritiene questa mossa insufficiente
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La situazione è diventata infatti insostenibile in molte zone d’Italia, dove la benzina sfiora i 2,50 euro a litro nonostante il taglio delle accise. Una situazione drammatica perché si devono sostenere rincari anche di generi alimentari e soprattutto di luce e gas
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Per questo il Governo ha deciso di prorogare la misura fino al 2 agosto, estendendo fino a tale durata il taglio di 25 centesimi sulle accise per un litro di benzina, che diventano 30 considerando l’Iva per un determinato periodo
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Per questo l’Associazione dei Consumatori è insorta. Il presidente Massimiliano Dona ha dichiarato che “uno sconto di 25 centesimi è insufficiente e inadeguato per quella che ormai è un’emergenza nazionale. Non basta per frenare i prezzi impazziti”

Che la situazione sia diventata insostenibile lo dicono i prezzi. “Da quando è iniziata la guerra, nonostante l'intervento del Governo, sia il gasolio che la benzina hanno già superato la soglia di 2 euro anche in modalità self, un litro di benzina, secondo i dati ufficiali del Mite, costa oltre 21 cent in più, con un rialzo dell'11,5%, pari a 10 euro e 68 cent per un pieno da 50 litri, mentre il gasolio è maggiore di oltre 28 cent al litro, con un balzo del 16,5%, pari a 14 euro e 18 cent a rifornimento”, evidenzia Dona

“L’esecutivo, se non voleva tornare ai prezzi amministrati come da noi proposto, doveva alzare la riduzione di almeno altri 10 cent, in deroga per il gasolio alla normativa europea, e ridurre l'Iva dal 22 al 10%”

Insufficiente anche la misura per il Codacons: “Una famiglia spende oggi 552 euro in più all’anno per i rifornimenti di benzina e addirittura 664 euro per quelli di gasolio. Senza considerare gli effetti indiretti sui prezzi al dettaglio”, sottolinea il presidente Carlo Rienzi

Nei giorni scorsi si era parlato dell'ipotesi di portare lo sconto a 35 centesimi, per il quale sarebbero servite risorse per circa 1,2 miliardi al mese, a fronte del miliardo della misura attuale, coperta in gran parte con i maggiori introiti Iva