
Gli importi da gennaio saranno adeguati al tasso di inflazione di quest’anno, alto a causa degli strascichi dell’emergenza coronavirus e soprattutto della guerra russa in Ucraina. La rivalutazione potrebbe costare tra i dieci e i dodici miliardi di euro alle casse dell’Inps

Per il 2023 si prospetta un maxi aumento delle pensioni. Gli assegni da gennaio saranno adeguati al tasso di inflazione di quest’anno e la rivalutazione potrebbe costare tra i dieci e i dodici miliardi di euro alle casse dell’Inps
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L’aumento delle pensioni del prossimo anno è legato all’inflazione e all’aumento generalizzato dei prezzi. La rivalutazione degli assegni, infatti, si basa sul tasso di inflazione dell’anno precedente: per gli importi del 2023 si baserà sull’inflazione del 2022, alta a causa degli strascichi dell’emergenza coronavirus e soprattutto della guerra in Ucraina
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Anche se non si sa ancora quale sarà il tasso di inflazione di quest’anno e quindi a quanto ammonteranno gli aumenti delle pensioni, si può fare qualche previsione. Basti pensare che se nel 2021 l’inflazione stimata è stata dell’1,9%, nel 2022 - stando alle prime stime della Banca Centrale Europea - potrebbe toccare almeno il 6,8%
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Con l’adeguamento al costo della vita (cioè al tasso di inflazione), quindi, gli assegni delle pensioni subirebbero dei grossi rialzi
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Ma questi aumenti potrebbero pesare troppo sulle casse dell’Inps, tanto che secondo alcune fonti si starebbe pensando a riformulare gli importi delle pensioni
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A gennaio 2023, poi, ci sarà anche il conguaglio sull’inflazione del 2021: per le pensioni del 2022 era stato considerato un tasso dell’1,7%, ma poi è cresciuto all’1,9% e quindi gli importi verranno adeguati

Come ricorda il Corriere della Sera, “l’inflazione di fatto ha anche conseguenze sui trattamenti pensionistici del futuro. Infatti, con un alto tasso di inflazione si va a rivalutare il montante contributivo. Con inevitabili effetti positivi sulle pensioni che verranno”

Il giornale fa anche qualche esempio: una pensione di circa 1.000 euro, spiega, nel 2023 con l’adeguamento all’attuale livello di inflazione potrebbe crescere di 68 euro al mese; un assegno di 2.000 euro, invece, potrebbe aumentare di circa 136 euro al mese

Alcuni aumenti riguarderebbero non solo gli assegni legati alle pensioni di vecchiaia, ma anche gli assegni per le pensioni di invalidità civile o anche l’assegno sociale