
Bonus 200 euro ai dipendenti pubblici: ecco come sono cambiate le regole per averlo
La nuova indennità una tantum è stata introdotta dal governo Draghi nel decreto Aiuti. Il decreto Semplificazioni approvato il 15 giugno in Consiglio dei ministri ha apportato delle modifiche riguardo all’erogazione: agli statali che hanno i requisiti arriverà in automatico, senza bisogno di presentare l’autocertificazione

Il Bonus 200 euro è una nuova indennità una tantum introdotta dal governo Draghi nel Decreto aiuti. Vediamo come funziona per i dipendenti statali
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Per i dipendenti pubblici il bonus arriva direttamente in busta paga in automatico, senza bisogno di fare alcuna richiesta. In altre parole: se il dipendente statale ha i requisiti, l’indennità gli arriverà insieme allo stipendio
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Discorso diverso per i dipendenti del settore privato, che invece devono presentare un’autocertificazione per richiedere il Bonus e dichiarare di avere i requisiti necessari
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Su questo punto in un primo momento c’era stata un po’ di confusione, poi il nuovo decreto Semplificazioni approvato il 15 giugno in Consiglio dei ministri sembra aver chiarito: sono state introdotte delle modifiche per l’erogazione del Bonus, che diventa automatico per i dipendenti pubblici mentre rimane necessaria l’autocertificazione per il resto della platea
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A parte questa modifica, il Bonus 200 euro rimane con le caratteristiche già stabilite. Come ricorda l’Inps, il Bonus deve essere erogato insieme alla retribuzione del mese di luglio. Spetta a ciascun lavoratore subordinato una sola volta, anche in presenza di più rapporti di lavoro
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“Possono accedere all’indennità di 200 euro, ricorrendone i presupposti previsti dalla legge, tutti i lavoratori dipendenti di datori di lavoro pubblici e privati, a prescindere dalla circostanza che assumano o meno la natura di imprenditore”, spiega l’Inps
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L’indennità spetta a chi non è beneficiario dell'indennità prevista per i pensionati né del Reddito di cittadinanza e ha beneficiato dell’esonero contributivo pari allo 0,8% previsto dalla Legge di Bilancio 2022 nel primo quadrimestre dell’anno per almeno una mensilità. È quindi rivolto a chi ha una retribuzione mensile, imponibile ai fini previdenziali, pari a massimo 2.692 euro

L’Inps ha chiarito che “nel computo della soglia di reddito da rispettare vanno inclusi tutti i redditi di qualsiasi natura con la sola eccezione dei seguenti: rendita casa di abitazione e relative pertinenze; trattamenti di fine rapporto; emolumenti arretrati sottoposti a tassazione separata; Anf, assegni familiari e assegno unico universale; assegni di guerra, indennizzi da vaccinazione o trasfusione; indennità di accompagnamento

Ricorda anche che il Bonus una tantum da 200 euro è fiscalmente esente

Le persone che riceveranno il pagamento in automatico saranno individuate attraverso un sistema che mette in comunicazione i dati dell’Inps e quelli del ministero dell’Economia e delle Finanze