Ocse a Parigi, Draghi: "Invasione in Ucraina ha bloccato crescita, sbloccare porti"

Economia
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Così il premier Draghi aprendo la riunione ministeriale dell'Ocse a Parigi, quest'anno presieduta dall'Italia. In discussione i temi di difesa, energia, sicurezza alimentare e del conflitto in corso dopo l'invasione della Russia

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Stamattina, nella sede dell'Ocse a Parigi, il discorso di apertura del premier italiano alla Conferenza ministeriale dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. La ministeriale di quest'anno è presieduta dall'Italia. I ministri dibatteranno sul tema "Il futuro che vogliamo: politiche migliori per la prossima generazione e una transizione sostenibile". 

"Sboccare i porti"

"I nostri sforzi per prevenire una crisi alimentare devono partire dai porti ucraini del Mar Nero. Dobbiamo sbloccare i milioni di tonnellate di cereali bloccati lì a causa del conflitto" ha detto il presidente del Consiglio, nel suo intervento di apertura della riunione. "Gli sforzi di mediazione delle Nazioni Unite è un passo significativo - ha aggiunto - dobbiamo offrire al presidente Zelensky le assicurazioni di cui ha bisogno che i porti non saranno attaccati. E dobbiamo continuare a sostenere i Paesi beneficiari, proprio come sta facendo l'Ue con il suo strumento per l'alimentazione e la resilienza". Nella cena dell'Eliseo di ieri già Draghi e Macron avevano fatto il punto sui prossimi vertici del G7 e della Nato, in programma a fine mese, e sul Consiglio europeo del 23 e 24 giugno a Bruxelles. Al centro dei temi affrontati, gli sviluppi della guerra in Ucraina e il sostegno a Kiev, la sicurezza alimentare, il rafforzamento dell'autonomia europea in materia di Difesa e di Energia, nell'ottica di una strategia energetica diversificata e di una minore dipendenza energetica dalla Russia (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI LIVE - I VIDEO DEGLI INVIATI).

Le sanzioni

"Il G7 e la Ue hanno mostrato una notevole unità e solidarietà nel sostenere l'Ucraina e nel mettere pressione sulla Russia per riprendere i negoziati - ha aggiunto il nostro premier - e la Ue da sola ha approvato 6 pacchetti di sanzioni che hanno dato un duro colpo agli oligarchi vicini al Cremlino e a settori chiave dell'economia russa. Sulla ipotesi di imporre un tetto ai prezzi all'import del gas russo in sede Ue, le "discussioni sono ancora in corso e la strada da percorrere potrebbe essere lunga" ha detto il premier. Draghi ha colto l'occasione anche per ringraziare il Segretario Generale e tutto il personale dell'Ocse "per l'eccellente lavoro svolto, in particolare nell'area della tassazione globale. L'accordo raggiunto lo scorso anno durante la Presidenza italiana del G20 è storico. Dobbiamo attuarlo rapidamente per rendere l'economia mondiale più equa, più forte e più inclusiva". 

La pandemia

"Il Covid-19 ha messo in luce le fragilità dei nostri sistemi sanitari. Vogliamo stimolare gli investimenti e rendere il mondo più preparato per future pandemie" ha detto Draghi. L'Ocse riunisce 38 Paesi e, secondo il suo statuto, mira a "promuovere sicurezza, pace, democrazia, stabilità e una crescita sostenibile". I ministri discuteranno anche del rafforzamento della prevenzione delle pandemie (COVID, AGGIORNAMENTI IN DIRETTA), del commercio e della sostenibilità ambientale. La ministeriale 2022 sarà aperta dal segretario generale dell'Ocse, Mathias Cormann, dal nostro premier Draghi, dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e dal presidente dell'Unione Africana, il presidente del Senegal, Macky Sall. In evidenza  tutti temi su scala mondiale cruciali per l'economia in riferimento al protrarsi della guerra in Ucraina e delle sanzioni alla Russia. Per l'Italia presenti tra gli altri, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio e quello dell'Economia, Daniele Franco. 

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