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La Panini rimborsa 2 euro al giorno di spese ai dipendenti che fanno smart working

Economia

Il contratto integrativo per i 450 dipendenti dell'azienda di figurine arriva dopo una lunga trattativa. Soddisfatti i sindacati

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Ai 450 lavoratori dell'azienda modenese di figurine viene riconosciuto un contributo di 2 euro per ogni giorno di smart working, a titolo di rimboro spese. La Panini recepisce così un principio caro ai sindacati secondo cui i costi dei mezzi di produzione devono restare a carico dell'azienda e non gravare sulle spalle dei dipendenti. Lavorare da casa comporta infatti delle spese aggiuntive come gas e luce.

Il nuovo accordo

Il nuovo contratto integrativo arriva dopo una lunga trattativa con i sindacati. La maggioranza dei lavoratori ha detto "sì" al rinnovo dell'accordo che interessa le due sedi di Modena e Milano e che è stato firmato il 3 giugno scorso dall'azienda, dalle rappresentanze sindacali e dalle due sigle Slc-Cgil e Fistel-Cisl. Il rinnovo prevede un acconto mensile del premio di risultato di 250 euro come valore minimo, su un valore massimo del premio di risultato fino a quasi 10 mila euro all'anno. "L'acconto - hanno spiegato i sindacati - è stato previsto per aiutare le lavoratrici e i lavoratori a far fronte all'aumento del costo della vita, inserendo una voce fissa in busta paga su cui fare affidamento nella gestione dei bisogni familiari". L'altra novità riguarda la possibilità per ciascun dipendente di decidere a inizio anno se ricevere il buono per la mensa del valore di 7 euro al giorno o se beneficiare di un ticket da 6 euro riconosciuto anche per le giornate di smart working.

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