
Bonus 200 euro, ecco chi rimarrà escluso tra i lavoratori dipendenti
Il benefit una-tantum pensato per mitigare gli effetti del caro prezzi potrebbe non arrivare ad alcuni lavoratori dipendenti che pensavano di averne diritto. Per riceverlo, bisognerà aver beneficiato per almeno una mensilità nel primo quadrimestre dell’anno della riduzione contributiva dello 0,8%

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto legge Aiuti, sono arrivati nuovi dettagli anche sulle modalità con le quali verrà erogato il bonus da 200 euro pensato dal governo per aiutare parte della popolazione a far fronte al caro prezzi. Alcune persone che si aspettavano di trovarlo in busta paga potrebbero però rimanere deluse
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All’articolo 31 è stato infatti stabilito che “ai lavoratori dipendenti di cui all'articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, non titolari dei trattamenti di cui all'articolo 32 e che nel primo quadrimestre dell'anno 2022 hanno beneficiato dell'esonero di cui al predetto comma 121 per almeno una mensilità è riconosciuta per il tramite dei datori di lavoro nella retribuzione erogata nel mese di luglio 2022, una somma a titolo di indennità una tantum di importo pari a 200 euro”
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Il comma che viene richiamato riguarda la riduzione contributiva prevista dalla Legge di bilancio nel caso in cui “la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l'importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima”
Taglio dei contributi con la manovra
Come spiega Il Sole 24 Ore, in poche parole, si è deciso di non vincolare l’erogazione del bonus al reddito dei lavoratori dipendenti, bensì alla possibilità che abbiano beneficiato di questa riduzione contributiva per almeno una mensilità nel primo quadrimestre dell’anno, quindi da gennaio ad aprile
Bonus, quanti e quali sono quelli attivi e quanto costano alle casse dello StatoIl risultato è che nella platea dei possibili beneficiari potrebbero esserci persone con condizioni anche molto diverse e che, al tempo stesso, potrebbe essere esclusi dei lavoratori che si aspettavano di trovarlo in busta paga
Bonus 200 euro non a tutti i dipendenti
A questo proposito, Il Sole cita due esempi: un impiegato nel settore del commercio, con una retribuzione mensile lorda di 4mila euro e un evento di malattia indennizzato dall’Inps a febbraio, e un dipendente con condizioni simili ma che lavora in un settore dove la malattia non è a carico dell’Inps

Nel primo caso, spiega la testata, la persona in questione non potrebbe beneficare della riduzione ma, proprio a causa della malattia e dei conti che vengono fatti in busta paga in questi casi, gli è stata riconosciuta per una mensilità. Ora ha quindi diritto al bonus da 200 euro

Nel secondo caso, invece, il dipendente non riceverà nulla perché ha continuato a percepire la retribuzione dal suo datore di lavoro anche nei giorni di malattia e non ha beneficiato della riduzione contributiva

Il Sole nota che fuori dalla platea restano anche i docenti non di ruolo il cui contratto scade a giugno. Non essendo più in servizio, non potranno infatti ricevere l’indennità dall’istituto scolastico e nemmeno dall’Inps poiché usufruirebbero della Naspi solo a partire da luglio

Si stima che queste distinzioni e la necessità da parte dei lavoratori dipendenti di presentare un’apposita dichiarazione si tradurranno in un nuovo carico di lavoro per datori di lavoro e consulenti