Decreto aiuti, quali capoluoghi potrebbero aumentare l’Irpef per evitare il dissesto
A fare una stima, sulla base dei numeri forniti dagli uffici comunali relativi al 2020, è Il Sole 24 Ore: si tratta di 18 Comuni che superano i 500 euro di deficit procapite e di cinque che vanno oltre i mille euro di debito procapite (Milano, Genova, Catania, Firenze e Venezia). Tra i primi troviamo invece Napoli, Reggio Calabria, Salerno, Chieti e Potenza
Il nuovo Decreto aiuti varato dal governo prevede che alcuni Comuni italiani, capoluoghi di provincia interessati da un deficit procapite che supera i 500 euro, potrebbero aumentare l’Irpef locale (in foto, la conferenza stampa di presentazione del testo di legge)
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Inoltre, i Comuni con debito procapite superiore a mille euro potrebbero anche accompagnare o sostituire l'aumento Irpef con una tassa di 2 euro per chi si imbarca in porti e aeroporti. Le misure sono pensate per evitare il dissesto delle casse comunali
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Quali Comuni potrebbero cambiare il quadro fiscale sulla base del nuovo decreto governativo? A fare una stima è Il Sole 24 Ore, basandosi sui rendiconti comunali relativi al 2020
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I comuni con deficit oltre i 500 euro sono 18. Quelli con debito superiore a mille euro sono invece cinque
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DEFICIT PROCAPITE – Napoli risulta essere la prima città per deficit procapite (2.674,20 euro), davanti a Reggio Calabria (1.959,20 euro) e Salerno (1.562,60 euro)
Nell’ordine le tre città meridionali sono seguite da Chieti, Potenza, Rieti, Torino, Vibo Valentia, Palermo, Lecce e Catanzaro
Chiudono l’elenco Andria, Alessandria, Avellino, Agrigento, Frosinone, Brindisi e Nuoro
DEBITO PROCAPITE - Guardando al debito procapite, l’elenco di città comprende grandi centri come Milano, Genova, Catania, Firenze e Venezia
Il debito più alto è quello del capoluogo lombardo (2.500,50 euro), seguito da Genova (1.917 euro)
Ci sono poi Firenze (1.338,70 euro), Catania (1.108,20 euro) e Venezia (1.040 euro)
L’articolo 43 del Decreto, in base all’ultimo testo disponibile, prevede 60 giorni di tempo per i Comuni per aderire all’iniziativa