
La festività coincide con una domenica ma la normativa prevede che per i lavoratori dipendenti ci sarà una somma aggiuntiva in busta paga, che spetta proprio per la festività non goduta. Chi invece sarà impegnato in una giornata lavorativa avrà un maggiorazione per lavoro festivo e per quello domenicale

Quest’anno la Festa dell'’1 maggio cade di domenica nel calendario. Un giorno festivo che coincide con una domenica non è mai una buona notizia per i lavoratori dipendenti, che non possono “godere” di una giornata extra di riposo
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Però la buona notizia è che ci sarà una somma aggiuntiva in busta paga, che spetta proprio per la festività non goduta
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La regola generale prevede che quando una festività non goduta coincide con una domenica (eccetto il caso della Pasqua) questa deve essere considerata in busta paga come se fosse stata lavorata
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L’articolo 5 della legge n. 260 spiega che per la festività non goduta, “qualora ricorra nel giorno di domenica, spetterà ai lavoratori stessi, oltre la normale retribuzione globale di fatto giornaliera, compreso ogni elemento accessorio, anche una ulteriore retribuzione corrispondente all’aliquota giornaliera”
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L’importo dell’extra varia da dipendente a dipendente in quanto è pari a quanto solitamente spettante per una giornata di lavoro

Discorso differente, invece, per tutti coloro che lavoreranno nella giornata del 1° maggio. In tal caso, nella misura fissata dai singoli contratti collettivi, alla normale retribuzione andrà aggiunta la maggiorazione per lavoro festivo e per quello domenicale