Credit Suisse, primo trimestre in rosso: perdita di 273 mln di euro

Economia
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Sui conti della banca pensano la situazione di incertezza creata dalla guerra in Ucraina e gli accantomaneti per far fronte ai contenziosi iniziati con il fallimento della società finanziaria britannica Greensill. Il gruppo ha deciso una riorganizzazione del management, il cfo e il ceo lasciano

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Primi tre mesi dell'anno in rosso per Credit Suisse, sui cui conti pesano le ricadute finanziarie della guerra in Ucraina e alcuni contenzioni. Le perdite legate all'invasione russa ammontano a 206 milioni di franchi svizzeri (200 milioni di euro) nel periodo da gennaio a marzo (GUERRA IN UCRAINA, LO SPECIALE DI SKY TG24 - GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE). A aggravare i conti anche la partecipazione nella piattaforma di fondi Allfunds, di cui Credit Suisse detiene l'8,6%, che ha portato un passivo 350 milioni di franchi. Di conseguenza, nei tre mesi la banca ha registrato una perdita netta di 273 milioni di franchi (circa 265 milioni di euro), leggermente superiore alla perdita di 252 milioni di franchi dell'anno precedente.  Queste perdite sono state compensate dal rilascio di accantonamenti relativi al caso Archegos - per un totale di 170 milioni - e da guadagni immobiliari per 160 milioni di franchi. Più in generale, il fatturato della banca è diminuito nel primo trimestre del 42% su base annua a 4,4 miliardi di franchi. 

La banca: "Anche le spese operative sono state più alte"

Le spese operative sono state inoltre più alte su base annua, trainate in particolare da maggiori spese legali per 703 milioni di franchi. "Il primo trimestre del 2022 è stato caratterizzato da condizioni di mercato volatili e avversione al rischio dei clienti", ha affermato la banca in una nota. 

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"Le tensioni geopolitiche hannno avuto un impatto sul mercato"

"L'ambiente economico e le condizioni di mercato durante tutto il trimestre hanno posto sfide in una serie di nostre aree di business con cambiamenti nelle aspettative sui tassi di interesse, pressioni inflazionistiche, nonché tensioni geopolitiche che hanno avuto un impatto su condizioni di mercato e attività commerciali più ampie", si legge ancora nella nota.

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L'aumento degli accantonamenti a causa dei rischi legali

Un peso sulle perdite di Credit Suisse lo hanno avuto anche i contenziosi sono iniziati con il fallimento di Greensill, società finanziaria britannica. Il 20 aprile la banca aveva anticipato l'aggravio sui suoi conti nel 2022  a causa della decisione di aumentare di 600 milioni di franchi gli accantonamenti per rischi legali, portando il totale per i primi tre mesi a quota 700 milioni. I fondi, si leggeva in una nota, sono relativi "agli sviluppi in alcune vicende legali già note, tutte insorte più di un decennio fa".

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La riorganizzazione decisa dal Gruppo

Alla luce di questi risultati, il gruppo Credid Suisse ha deciso una riorganizzazione del management. Prevista l'uscita del cfo David Mathers e di Helman Sitohang dalla posizione di ceo della divisione Asia-Pacifico. Romeo Cerutti è pronto a lasciare la posizione di consigliere generale del gruppo, mentre Francesca McDonagh prenderà la guida della divisione Europa, Medio Oriente e Africa.

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