Elezioni, Fed e petrolio: cosa si aspettano gli esperti dai mercati finanziari nel 2022
Sono molti i fattori che influenzeranno l’economia nel nuovo anno, a partire dall’attesa riconferma di Jerome Powell alla guida della banca centrale Usa con all’orizzonte le elezioni di midterm. Italia e Francia sceglieranno il nuovo capo dello Stato, in Cina Xi Jinping va verso una terza rielezione. Gli analisti non sempre sono concordi, mentre per il petrolio l'Agenzia Internazionale per l'Energia stima che la domanda globale torni ai livelli pre-Covid, a circa 100 milioni di barili al giorno nel terzo trimestre
Inizia il terzo anno segnato dalla pandemia di Covid-19, e dal punto di vista finanziario secondo gli esperti la prima settimana del 2022 potrebbe essere ancora positiva, salvo registrare poi una frenata delle Borse
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"A pesare - spiega Antonio Cesarano, global strategist di Intermonte Sim - saranno due fattori. L'azione delle banche centrali, che è diventata più aggressiva per combattere l'inflazione, e il rallentamento dell'economia, che al momento è ancora quasi impercettibile, ma che potrebbe diventare più forte nel secondo trimestre del 2022"
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"Prevedo dunque un primo trimestre volatile per i mercati - aggiunge Cesarano - Nei primi tre mesi del prossimo anno le banche centrali penseranno solo all'inflazione e inizieranno a rialzare i tassi. Tuttavia per il secondo trimestre prevedo un rallentamento delle manovre restrittive delle banche centrali, che inizieranno a preoccuparsi di più della crescita dell'economia e meno dell'inflazione"
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Un fattore molto importante per i mercati sono le audizioni che iniziano a gennaio al Senato Usa per confermare Jerome Powell a capo della Fed (Federal Reserve System, la banca centrale statunitense). Joe Biden l'ha nominato, riconfermandolo nella carica, ma per ratificare questa decisione occorre il via libera del Senato
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"Nove su dieci verrà confermato - commenta Cesarano - ma l'ufficialità è importante. In questa fase il Congresso si muoverà all'opposto di quanto fece nel 2018, durante l'era Trump. Allora tutti chiedevano a Powell di non rialzare i tassi, mentre ora i democratici gli stanno chiedendo l'opposto perché vogliono che la Fed fermi l'aumento dell'inflazione in vista delle elezioni di midterm, che si terranno a novembre del 2022. Il timore è che l'inflazione faccia perdere potere d'acquisto agli americani, i quali potrebbero incolpare di questo i dem e non votarli"
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Oltre alle elezioni di midterm negli Usa, il 2022 è importante anche per l'Italia, che a inizio anno deve scegliere il nuovo presidente della Repubblica. Ad aprile toccherà alla Francia votare per la riconferma o meno di Emmanuel Macron a capo dello Stato e a ottobre in Cina si terrà l'incoronazione a una terza e inedita rielezione di Xi Jinping dopo l’eliminazione del limite dei due mandati
WALL STREET - Nel 2021 lo S&P 500 (indice che segue l'andamento di un paniere azionario formato dalle 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione, ndr) è salito del 27%, dopo un aumento del 16% nel 2020 e un incremento del 29% nel 2019. Nonostante la pandemia nel 2021 lo S&P è salito al top dal 1995, chiudendo 77 volte a livello record
A livello settoriale brillano energia e immobili, con guadagni intorno al 40% per entrambi. Il Dow Jones quest'anno è cresciuto quasi del 19% e il Nasdaq di oltre il 21%. Per il 2022 gli esperti si aspettano una frenata. Il motivo? Secondo il Wall Street Journal a ridurre gli indici azionari saranno gli attesi aumenti dei tassi di interesse da parte della Fed
Quando i tassi sono bassi, infatti gli investitori tendono puntare sulle attività di rischio come le azioni, mentre quando l'inflazione accelera e le banche centrali rialzano i tassi, il valore dei futuri guadagni delle società diminuisce e gli investitori trovano dei modi alternativi di far soldi
"Abbiamo assistito a guadagni fuori dell'ordinario negli ultimi anni. E questo non normale", ha detto Joseph Amato, presidente e direttore degli investimenti azionari di Neuberger Berman. "È stato un periodo straordinario di ritorni e la nostra aspettativa è che non vedremo prestazioni del genere nel '22"
Ovviamente le previsioni degli analisti sentiti dal Wsj divergono tra loro. Per lo S&P 500 nel 2022, 13 banche e società di servizi finanziari prevedono che l'indice il prossimo anno si attesti a 4.940 punti, in rialzo di circa il 4,5% sopra il livello di fine dicembre. Gli analisti di Bmo Capital Markets prevedono invece che lo S&P finisca il prossimo anno a 5.300 punti, il 12% sopra il livello attuale
Gli strateghi di Morgan Stanley, invece. pronosticano lo S&P a quota 4.400, in calo del 6,9%. Insomma, gli esperti sono tutt'altro che concordi sull'andamento dei mercati azionari
A “dimagrire” nel 2022 sarebbero i titoli tecnologici. Microsoft, Nvidia, Apple, Alphabet e Tesla hanno rappresentato circa un terzo dei guadagni dello S&P del 2021. Tesla ha scambiato la scorsa settimana a circa 123 volte i suoi utili annuali, mentre Nvidia ha scambiato circa 58 volte sopra i suoi profitti. I profitti delle grandi aziende Usa dovrebbero crescere nel 2022, anche se a un ritmo più lento rispetto a quello del 2021. Gli analisti di Factset stimano che gli utili delle società dello S&P 500 aumenteranno del 9,2%, rispetto al previsto +45% del 2021
PETROLIO - Nel 2021 il prezzi del Brent hanno chiuso a quasi 78 dollari, in rialzo di circa il 50%. Gli esperti di Bank of America pronosticano un rialzo fino a 120 dollari nel 2022. L'Agenzia Internazionale per l'Energia ha stimato che il mondo quest'anno ha consumato circa 96,2 milioni di barili al giorno, meno di quanto facesse prima dell'inizio della pandemia e prevede per il 2022 che la domanda globale torni ai livelli pre-coronavirus e cioè a circa 100 milioni di barili al giorno nel terzo trimestre del 2022