
Il Parlamento ha dato il via libera al Def, ma nella risoluzione ha inserito una serie di richieste, come l'allentamento dei limiti per la cessione dei crediti edilizi e più tempo per effettuare il 30% dei lavori nelle villette: al momento bisogna soddisfare questa condizione entro giugno per usufruire dell'agevolazione

Mercoledì 20 aprile la Camera e il Senato hanno dato il via libera alla risoluzione che approva la relazione del governo al Parlamento sul Documento di Economia e Finanza (Def). Il testo contiene anche una serie di richieste che cambiano il Superbonus
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Le novità sul Superbonus riguardano le villette. Al momento, chi vuole usufruire dell’agevolazione deve assicurarsi che il 30% dei lavori sia effettuato entro giugno. La risoluzione approvata impegna il governo a "prorogare il termine attualmente previsto"
Cosa prevede il Def
Il testo precisa inoltre che "la percentuale del 30% dell'intervento complessivo" deve essere riferita "al complesso dei lavori e non ai singoli lavori oggetto dell'intervento"
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Già nella mattinata del 20 aprile i deputati del Movimento 5 Stelle Luca Sut, Patrizia Terzoni e Riccardo Fraccaro avevano fatto sapere che “il governo ha già assicurato ai deputati la sua disponibilità a introdurre la proroga in un provvedimento da emanare in questi giorni” e che la specificazione sulla percentuale era “necessaria per evitare di mettere ulteriormente i bastoni fra le ruote a questa tipologia di interventi”
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La risoluzione chiede anche al governo di allentare i limiti per la cessione dei crediti edilizi, consentendola a istituti diversi da banche ed assicurazioni

I deputati del M5S dicono che “l’obiettivo dev'essere quello di dare respiro a una misura che ha già mostrato di coniugare vantaggi e risparmi per le famiglie, aumento dei posti di lavoro e tutela dell'ambiente”, ma c’è chi guarda ancora con sospetto al superbonus

Secondo Lino Ricchiuti di Fratelli d’Italia, “la norma fa acqua da tutte le parti” ed è “ingiustamente vessatoria nei confronti dei soggetti più deboli”. A sua detta, “il problema deriva anche dalla stretta sulla cessione del credito” e il fatto che ora si voglia tornare a una situazione simile a quella iniziale è “l’ennesima dimostrazione di incapacità del governo”

Il riferimento è alla possibilità che la normativa venga ulteriormente cambiata dopo che lo stesso governo l’ha rivista, prima col tentativo di evitare frodi, e poi con quello di scongiurare il blocco dei cantieri

Le modifiche al superbonus e alla cessione dei crediti non sono le uniche richieste arrivate al governo. Tra le altre cose, la risoluzione chiede al governo di "utilizzare gli spazi derivanti dalla manovra per nuove iniziative espansive, disponendo ulteriori interventi per contenere l'aumento dei prezzi dell'energia” nonché di proseguire nell'attuazione del Green New Deal

Nella risoluzione approvata sul Def, i partiti chiedono anche l'impegno dei ministri a valutare uno scostamento di bilancio, qualora la situazione macroeconomica, già molto critica, dovesse peggiorare.