In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Inflazione record nell'Eurozona: a marzo al 7,5%

Economia

Simone Spina

La guerra in Ucraina accelera la crescita dei costi dell'energia e il caro-vita continua a correre. In alcuni Paesi dell'Area Euro supera il 10 per cento. Impennata anche in Germania. In Italia un'inflazione così alta non si vedeva dal 1991

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Prezzi in corsa e crescita debole. Per l’Europa è questo lo spettro da evitare. E i segnali che arrivano non sono rassicuranti. L’inflazione morde sempre di più, con un nuovo record nei Paesi della moneta unica, dove a marzo ha toccato, in media, il 7,5 per cento. Un aumento annuo raggiunto grazie allo sprint messo a segno nell’ultimo mese, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

L'energia spinge i prezzi  

Il caro-vita è dovuto principalmente ai rincari dei costi energetici (+44,7%), a sua volta iniziati mesi fa con la ripartenza dopo la pandemia e ora amplificati con l’invasione russa. Gas, petrolio ma anche altre materie prime necessarie per l’industria e il settore alimentare (dal mais al grano) hanno prezzi più alti e l’effetto si vede nei distributori di benzina, nelle bollette e nei supermercati di tutt’Europa.  

Dove sale di più il caro-vita

In alcuni Stati dell’Eurozona, come in Olanda, l’inflazione è a doppia cifra (11,9 per cento). In quelli baltici (i più vicini a Mosca) ha superato anche il 15 per cento. In Germania, la locomotiva del Continente, è al 7,6 per cento, mentre in Francia resta a quote più basse (5,1 per cento) grazie al fatto che Parigi dipende meno dal metano russo e può contenere in modo più robusto le tariffe.

Inflazione in Italia come non si vedeva da 40 anni

In Italia, secondo le stime Eurostat, siamo al 7 per cento (per l’Istat è al 6,7 per i diversi parametri di calcolo). È un livello che non toccavamo da oltre 40 anni e, anche nel nostro caso, la causa è l’energia, nonostante i tanti soldi pubblici (20 miliardi negli ultimi nove mesi, ha detto Mario Draghi) stanziati per aiutare famiglie e imprese. Quest’anno spenderemo duemila euro in più per andare avanti, prevedono le associazioni dei consumatori. E il governo è in procinto di rivedere al ribasso le previsioni di crescita.