
Il progetto EastMed riparte: oltre 1.900 chilometri trasporteranno energia dal Bacino Levantino nel Mediterraneo orientale (tra Israele, Egitto e Cipro) fino a Otranto. Per completare l'opera serviranno tre o quattri anni

Autorizzato da un decennio, il cantiere non era mai stato avviato. Ora, complice la necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento del gas, riparte il progetto EastMed-Poseidon, un altro gasdotto, oltre la Tap, la cui rotta porta sempre in Puglia (Foto generica di un gasdotto)
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Il progetto prevede oltre 1.900 chilometri che porteranno il gas preso dal Bacino Levantino nel Mediterraneo orientale (tra Israele, Egitto e Cipro) a Otranto
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L’idea è trasportare 10-12 miliardi di metri cubi di gas all’anno con possibilità di raddoppiare la capacità. Si tratta di un gasdotto circa 20 chilometri più a sud del Tap, che nel 2021 ha trasportato in Italia 7,2 miliardi di metri cubi (Foto generica di un gasdotto)
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Eppure, il nuovo carico che si potrebbe far arrivare con Poseidon, non sarebbe sufficiente, anche se consentirebbe di ridurre il problema della crisi energetica, sul medio periodo (Foto generica di un gasdotto)

Resta la difficoltà dei tempi di realizzazione: da Edison, tra i protagonisti nella realizzazione del progetto insieme a Igi Poseidon e Depa, fanno sapere che serviranno tre-quattro anni per completare il cantiere (Foto generica di un gasdotto)

Secondo l’ultima deroga all’autorizzazione, firmata dal ministro Roberto Cingolani, i lavori di costruzione dovrebbero cominciare entro ottobre 2023 e terminare due anni dopo (Foto generica di un gasdotto)

Finora i rallentamenti al progetto erano stati portati dall’intenzione di non intaccare i delicati equilibri della regione mediterranea ed evitare di alimentare tensioni con la Turchia in acque contese. La guerra in Ucraina causata dalla Russia ha però portato alla necessità di trovare nuovi approvvigionamenti che non provengano da Mosca e così si è riaperta la partita del gasdotto Poseidon

In questo contesto, Israele si sta ritagliando un ruolo cruciale, per spianare la strada al progetto, nell’ambito di un sistema mediterraneo di gasdotti interconnessi (Foto generica di un gasdotto)

Ma a che punto è il progetto? Com riporta Il Messaggero, da Edison fanno sapere che è stato confermato “tecnicamente ed economicamente fattibile”. Le attività di design e sviluppo, con successiva decisione finale d’investimento, dovrebbero essere completate entro la fine dell’anno (Foto generica di un gasdotto)

Nel giro di breve tempo dovrebbero poi essere assegnati i contratti per la fase realizzativa che sono stati negoziati. L’area d’approdo dovrebbe essere presto bonificata