Guerra Ucraina, BlackRock: globalizzazione al capolinea

Economia

Simone Spina

A causa del conflitto, Larry Fink, fondatore della principale società di investimenti al mondo, si aspetta un'inflazione sostenuta e una frenata della transizione ecologica. Il manager del colosso finanziario, con importanti partecipazioni anche in Italia, auspica un sistema internazionale per i pagamenti basato sulla valuta digitale per contrastare riciclaggio e corruzione

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Il mondo è cambiato. La globalizzazione così come l’abbiamo vissuta negli ultimi trent’anni non ci sarà più. E a cambiare le carte in tavola è la Russia, con quello che Larry Fink, numero uno di BlackRock, la principale società di investimenti globale, definisce “brutale attacco all’Ucraina”.

Rischio inflazione

In una lettera agli azionisti, il manager del gigante finanziario che ha partecipazioni anche in importanti società italiane (tra cui Unicredit, InteSanpaolo e Generali), ricorda come già la pandemia abbia messo a dura prova gli equilibri economici esistenti, ma è a causa di questa guerra – sostiene – che governi e aziende rivedranno le loro strategie, cercando di limitare in futuro la loro dipendenza dagli altri Stati, in particolare per quanto riguarda l’energia, che vede Mosca tra i maggiori fornitori di materie prime. Le imprese, predice, cercheranno nuovi canali per gli approvvigionamenti, col rischio di un aumento dei prezzi, che è già realtà (a febbraio al 5,9% nell’Eurozona e al 7,9% negli Stati Unit), e che peserà soprattutto su chi ha redditi più bassi.

Transizione ecologica più lontana

Il fondatore di Blackrock pensa che il conflitto in un primo momento frenerà il contrasto all'inquinamento: il consumo di petrolio, carbone e gas potrebbe aumentare nei prossimi mesi per far fronte all’emergenza – spiega –ma nel lungo periodo ci sarà un’accelerazione verso l'utilizzo di fonti più pulite. 

Valute digitali contro la corruzione

Un'opportunità data da questa crisi riguarda, poi, le valute digitali. La guerra, scrive Flink citando il progetto di dollaro virtuale avviato dagli Stati Uniti, potrebbe portare a un sistema di pagamenti internazionali più accurato, abbassando i costi e “riducendo il rischio di riciclaggio di denaro e corruzione".  

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