Carburanti, Cingolani: taglio accisa per ridurre prezzi

Economia

Simone Spina

Contro i forti aumenti di benzina e diesel il governo potrebbe abbassare una parte delle tasse che si pagano per riempire il serbatoio dell'auto. Lo ha detto il ministro della Transizione Ecologica,  che ha spiegato anche quali strategie sono allo studio per calmierare le bollette di luce e gas

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Mentre continua il salasso al distributore, il governo conferma che ha sul tavolo un intervento per abbassare i prezzi di benzina e diesel, cresciuti rispettivamente del 35 e del 43 per cento da dicembre a oggi, con un’accelerazione dopo l’inizio della guerra in Ucraina.

Sconto di 15 centesimi?

Il taglio potrebbe valere 15 centesimi al litro ed è atteso nelle prossime ore, attraverso un meccanismo che ha spiegato il ministro della Transizione Ecologica in Senato. “Stiamo valutando l’ipotesi di praticare sui carburanti un’accisa mobile”, ha detto Roberto Cingolani, “Siccome c’è stato maggior gettito Iva, il maggior gettito Iva potrebbe essere usato per ridurre l’accisa corrispondentemente”.

Il peso del Fisco al distributore

Si metterebbe in pratica una formula già prevista dal 2008 che permette di ridurre il tributo fisso (l’accisa) che pesa su ogni litro di carburante (73 centesimi per la benzina), visto che lo Stato sta incassando di più con l’Imposta sui consumi (l’Iva), che è calcolata in percentuale (22%) e quindi genera più incassi quando aumenta il costo alla pompa. Questo maggior gettito solo a marzo ammonterebbe a 200 milioni di euro.

Un tetto al costo del gas

Sul fronte bollette, invece, Cingolani ha ricordato gli oltre 15 miliardi di aiuti varati dall’estate scorsa per raffreddare l’impatto di luce e gas e ha definito “una grande notizia” se venisse accolta a livello europeo la proposta italiana di fissare, temporaneamente, un tetto al prezzo delle importazioni di metano. I benefici si rifletterebbero anche sull’energia elettrica (la metà prodotta col gas), affiancandosi al resto della strategia di Bruxelles, che prevede, fra l’altro, aiuti pubblici (in deroga alle regole generali) e la tassazione degli extraprofitti realizzati dalle compagnie energetiche con gli aumenti delle materie prime

Nuovi aiuti per le bollette

Palazzo Chigi potrebbe agire proprio su questa leva per calmierare, senza ricorrere a nuovo deficit, le fatture per famiglie e imprese, mantenendo il taglio di alcuni balzelli varato mesi fa, prorogando il pagamento a rate e allargando il bonus per i più disagiati.

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