Da Latina a Messina, i capoluoghi più virtuosi nella spesa per il personale
La classifica ha preso in esame i costi sostenuti nel 2020 da Regioni e capoluoghi di Provincia per stipendi per i dipendenti a tempo indeterminato, straordinari pagati e retribuzioni del personale a tempo determinato. Ai primi posti anche Reggio Calabria, Palermo, Taranto e Livorno
Latina, Messina, Reggio Calabria, Palermo, Taranto e Livorno sono i capoluoghi italiani più “virtuosi” nella spesa per il personale. È quanto emerge dalla speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto “Pitagora”
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La lista prende in esame i costi sostenuti nel 2020 da Regioni e capoluoghi di Provincia. I capoluoghi nominati (Latina, Messina, Reggio Calabria, Palermo, Taranto e Livorno) sono le prime sei città a cui va la tripla AAA, il massimo rating complessivo attribuito dalla rilevazione
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Per stilare la classifica si è tenuto conto di tre voci: stipendi per i dipendenti a tempo indeterminato, straordinari pagati e retribuzioni del personale a tempo determinato. Nel 2020, Latina ha speso 12.277.750,68 euro per la prima voce, 115.160,84 per la seconda e 418.052,18 per la terza; Messina, rispettivamente, 30.607.331,63, 133.990,27 e 834.688,04; Reggio Calabria 17.775.111,19, 686.679,04 e 270.599,21; Palermo 125.826.802,46, 898.301,88 e 1.332.461,06; Taranto 16.680.262,75, 728.614,38 e 491.499,15; Livorno 22.610.899,36, 174.964,64 e 684.661,40
Una posizione intermedia, nel rating per la spesa per il personale, nell’ordine, la occupano: Siracusa, Barletta, Brindisi, Teramo, Catanzaro, Vercelli, Trapani, Perugia, Biella, Bari, Massa, Lecco, Catania, Alessandria, Savona, Frosinone, Torino, Vicenza, Como, Rieti, Viterbo, Andria, Rovigo, Imperia, Campobasso, Prato, Cuneo, Lecce, Udine, Belluno, Carbonia, Parma, Potenza, Cagliari, Crotone, Napoli, Ancona, Reggio Emilia, Asti, Verbania, Brescia, Roma, Ferrara, Mantova, La Spezia
E poi ancora: Chieti, Arezzo, Rimini, Ragusa, Padova, Genova, Firenze, Forlì, Pavia, Monza, Trani, Ravenna, Sondrio, Foggia, Vibo Valentia, Piacenza, Varese, Sassari, Pisa, Cesena, Treviso, Pesaro, Bergamo, Pordenone, Pistoia, Venezia, Siena, Modena, Fermo, Ascoli Piceno, Bologna, Pescara, Aosta, Milano, Trento, Matera, Cremona, Oristano, Bolzano, Gorizia, Trieste, Urbino, Macerata
Infine, nella sintesi delle tre voci, meritano il rating complessivo peggiore C: L'Aquila, Agrigento, Enna e Terni. Mentre per tutti i restanti capoluoghi la spesa risulta, almeno per una delle tre voci, non comparabile
Da Nord a Sud sono invece 15 i capoluoghi di provincia più “virtuosi” nella spesa per gli straordinari pagati ai propri dipendenti a tempo indeterminato e che si aggiudicano la tripla AAA. Di questi, al Nord troviamo Torino, con una spesa pari a 1.086.613,48 euro, Udine con 113.803,97, Vercelli con 47.681,89. Scendendo lungo lo Stivale abbiamo: Ravenna (234.290,52), Reggio Emilia (284.920,41), Firenze (550.867,35), Livorno (174.964,64), Perugia (186.260,37), Latina (115.160,84)
Un buon numero, infine, appartiene al Sud: Isernia (18.182,07), Avellino (26.414,68), Catania (345.284,47), Messina (133.990,27), Palermo (898.301,88), Sassari (164.066,69)
Sono invece solo 9 i capoluoghi di provincia più virtuosi nella spesa per gli stipendi corrisposti al personale a tempo indeterminato e che si aggiudicano la tripla AAA
Di questi 7 si trovano al Sud. Le altre due sono Latina, con 12.277.750,68 euro spesi nel 2020, e Prato, con 19.978.797,42 euro. Mentre al Meridione troviamo (in ordine alfabetico): Andria (7.149.521,91), Barletta (7.043.039,13), Catanzaro (6.194.031,81), Foggia (15.012.647,13), Reggio Calabria (17.775.111,19 euro), Taranto (16.680.262,75), Trani (4.184.193,91)