
Bonus decontribuzione Sud Italia: quando scade e a chi spetta. Le novità
L’Inps ha comunicato alle aziende interessate che le agevolazioni relative alla Decontribuzione Sud sono prorogate fino al 30 giugno 2022. Ecco chi ne può beneficiare e in quale misura

La Decontribuzione Sud è una misura dedicata ai datori di lavoro privati la cui sede sia situata in regioni svantaggiate e in via di sviluppo: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. L'agevolazione è stata prorogata fino al 30 giugno 2022: ecco cosa c'è da sapere
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È ammesso il beneficio se il lavoratore svolge la propria attività lavorativa in unità operative dell’azienda utilizzatrice ubicate nelle aree del Mezzogiorno sopra indicate, anche se l’Agenzia di somministrazione ha sede in altre regioni non inserite nell’elenco
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Non viene invece applicato questo sgravio qualora il lavoratore operi in una regione diversa da quelle elencate, anche se la sua azienda ha sede legale o operativa in una di queste
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L’agevolazione non viene applicata nemmeno al settore agricolo e ai datori di lavoro che stipulano contratti di lavoro domestico
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Il beneficio è invece riconosciuto alle imprese armatoriali per i marittimi imbarcati su navi iscritte nei compartimenti marittimi delle aree svantaggiate

Il bonus “Decontribuzione Sud” rappresenta in altre parole uno sconto sui contributi previdenziali complessivi che gravano sul datore di lavoro, che li deve versare per ciascun dipendente

La “Decontribuzione Sud” riconosce ai datori di lavoro privati un esonero del versamento dei contributi pari al 30% dei complessivi contributi previdenziali da essi dovuti, con esclusione dei premi e dei contributi spettanti all’Inail, precisa l’Inps

Gli aiuti devono essere concessi a imprese che non fossero già in difficoltà al 31 dicembre 2019

Già lo scorso novembre l’Antitrust aveva annunciato una proroga al 30 giugno 2022 del Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato che, per il contrasto alla crisi pandemica, permette una serie di esenzioni alle regole dell'Antitrust europeo. A fine novembre erano stati autorizzati da Bruxelles 30 miliardi di sussidi pubblici

La Legge di Bilancio ha esteso l’esonero contributivo fino al 31 dicembre 2029. La proroga della misura, tuttavia, prevede una diminuzione nel tempo del beneficio: invariato fino al 2025, scende dal 30% al 20% e 10% tra il 2026 e il 2029. Tale prolungamento dell’incentivo è però soggetto all’approvazione della Commissione Europea che, al momento, ha prorogato l’agevolazione fino al 30 giugno 2022, appunto