
Disoccupazione, quali sono gli aiuti principali confermati per il 2022: le novità
Dalla Naspi al reddito di cittadinanza, sono diverse le misure confermate dal governo per aiutare i cittadini italiani disoccupati. Alcune sono state modificate dalla Manovra 2022, mentre altre hanno mantenuto il loro impianto originario. Ecco quali sono i bonus per chi non ha un lavoro e le principali novità

Dal reddito di cittadinanza alla Naspi, sono diversi gli aiuti messi in campo dallo Stato per aiutare i cittadini italiani disoccupati. Alcuni sono stati parzialmente modificati dalla Legge di Bilancio 2022, mentre altri hanno mantenuto il loro impianto originario. Ecco quali sono i principali bonus per chi è in stato di disoccupazione e quali sono cambiati con il nuovo anno
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NASPI– La Naspi è l’indennità di disoccupazione pensata per i lavoratori dipendenti che perdono il lavoro per cause involontarie. L’ultima Manovra ha reso più facile accedere agli aiuti per chi si trova in stato di disoccupazione a partire dall’inizio del 2022
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Fino al 2021 veniva previsto che potessero ricevere l’indennità solo i lavoratori dipendenti che, nei 12 mesi precedenti alla disoccupazione, avessero svolto almeno 30 giorni di lavoro effettivo
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Per chi rimane disoccupato dal 1° gennaio 2022 cade il requisito delle 30 giornate lavorative. Non cambiano invece gli altri presupposti: lo stato di disoccupazione e l’aver versato almeno 13 settimane di contributi nei quattro anni precedenti alla perdita del lavoro
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Un’altra modifica riguarda la riduzione del 3% al mese del trattamento, che in precedenza scattava a partire dal terzo mese di Naspi. Ora partirà dal sesto mese
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Tra le altre novità, viene previsto che per i lavoratori dai 55 anni in su, alla data della domanda per la Naspi, la riduzione a scalare dell’importo scatterà dall’ottavo mese e non dal sesto. La Naspi verrà inoltre riconosciuta anche ai lavoratori agricoli (assunti con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato in cooperative e consorzi agricoli)

ISCRO – Confermata per il 2022 (e per il 2023) anche la Iscro, indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa per i liberi professionisti iscritti alla gestione separata dell’Inps. Possono beneficiarne quindi i lavoratori in regime di Partita Iva

Il suo importo va da un minimo di 250 a un massimo di 800 euro ed è pari al 25% dell’ultimo reddito certificato dall’Agenzia delle Entrate. Può essere ricevuto da chi ha perso almeno il 50% di fatturato calcolato sulla media di quanto guadagnato nei tre anni precedenti la richiesta dell’agevolazione e da chi ha aperto una partita Iva da almeno quattro anni

DIS-COLL – Resta nel 2022 anche la Dis-Coll, indennità di disoccupazione riservata ai collaboratori che risultano iscritti alla gestione separata dell’Inps (parasubordinati). Come per la Naspi, la legge prevede che l’importo ricevuto scali del 3% ogni mese. Dallo scorso gennaio, le riduzioni partono però dal sesto mese e non più dal quarto

In precedenza la durata della Dis-Coll veniva fissata alla metà della durata del contratto di collaborazione del lavoratore, calcolata a partire dal 1°gennaio dell’anno precedente la disoccupazione e con termine al giorno di cessazione del rapporto di lavoro. Ora verrà invece ricevuta per un numero di mesi pari a quelli in cui si è lavorato nell’anno precedente (sempre prendendo il 1°gennaio come termine iniziale e il giorno di cessazione come termine finale), con limite massimo di 12 mesi

REDDITO DI CITTADINANZA – Continua nel 2022 anche l’esperienza del reddito di cittadinanza. Diverse le novità, a partire dal Green pass. Per poter continuare a ricevere il sostegno statale, fino a un massimo di 780 euro mensili, è infatti necessario seguire corsi di formazione nei centri per l’impiego

Dallo scorso 1° febbraio è però obbligatorio avere il certificato nella sua versione base (ottenibile se vaccinati contro il Covid, già guariti dall’infezione, oppure presentando l’esito negativo di un tampone) per poter partecipare ai corsi formativi

Va poi ricordato che, chi rifiuta anche solo un’offerta di lavoro ricevuta mentre percepisce il reddito di cittadinanza, va a perdere 5 euro al mese sull’importo dell’assegno