Nella profonda incertezza politica che circonda l’elezione del nuovo capo dello stato solo una cosa è certa: quest’anno il nostro Paese deve portare a termine 102 obiettivi legati al Pnrr per ricevere 40 miliardi di euro dall’Europa
Se nel 2021 il governo è riuscito a portare a casa 51 obiettivi per il rotto della cuffia, possiamo immaginare quanto sarà difficile completare i 102 step concordati nel Pnrr per quest’anno, anche se alcuni sono già stati raggiunti.
Le riforme
Tra gli obiettivi più impegnativi della prima metà del 2022 ci sono alcune riforme, come quella del pubblico impiego iniziata nel 2021, a cui mancano ancora quattro decreti attuativi. Poi quella degli appalti, che dopo la presentazione in Consiglio dei ministri nel luglio scorso è ancora in discussione in Commissione al Senato. Anche la scuola è coinvolta: dovrà essere definito il nuovo sistema di reclutamento degli insegnanti, già cambiato diverse volte negli ultimi anni, e la carriera del personale scolastico. L’Unione Europea ha sempre raccomandato all’Italia di alzare gli stipendi degli insegnanti applicando meccanismi di promozione legati al merito e non solo all’anzianità: un dossier su cui mai nessun governo è riuscito davvero a intervenire vista la contrarietà dei sindacati.
Idrogeno e rete ultra-larga
Ma l’Europa ci chiede anche target specifici: entro giugno dovremo aggiudicare tutti i contratti di ricerca sull’idrogeno, come anche gli appalti per i progetti di banda ultra-larga nelle zone non ancora coperte che valgono quasi 7 miliardi e l’avvio delle procedure per assumere alcune centinaia di nuovi segretari nei tribunali amministrativi. Un compito arduo se dovessero cambiare la guida del governo e alcuni ministri chiave: già entro marzo andranno essere approvati 6 decreti, mentre l’obiettivo di assegnare 3,4 miliardi ai comuni per cambiare il volto delle nostre città è già stato raggiunto, finanziando quasi duemila opere urbane tra parchi cittadini, ciclabili, teatri e campiscuola. Su quel fronte non c'è governo che tenga: sono i sindaci a dover portare a termine le opere in tempo.