È quanto prevede il piano del ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani. Le sue proposte sul tavolo del governo, che studia un nuovo intervento per mitigare gli aumenti di luce e gas per famiglie e imprese, ma anche altri aiuti per le attività più colpite dall’ultima ondata della pandemia
Il costo dell’energia rimarrà ancora alto: la previsione di un suo raffreddamento in primavera sembra lontana, le famiglie sentono nelle loro tasche il peso della stangata e cresce il numero d’imprese che hanno fermato le catene di montaggio perché le spese di produzione sono diventate troppo alte.
Cingolani: "Difficile credere a decremento prezzi gas"
“Se a fine anno - ha detto il ministro della Transizione Ecologica - c'era l'aspettativa che dopo il primo trimestre del 2022 avremmo assistito a una stabilizzazione, un decremento dei prezzi del gas, ora questa cosa è difficile da credere”. Per Roberto Cingolani non si può andare avanti tamponando la situazione: sono necessarie misure durature in Europa (ma ci vuole tempo per mettere tutti d’accordo) così come in Italia.
Si ragiona sul una riduzione degli incentivi per le rinnovabili
Sul tavolo di Palazzo Chigi ci sono allo studio una serie di ipotesi che potrebbero mettere a disposizione 8-10 miliardi, più o meno la stessa cifra tirata fuori dallo Stato negli ultimi sei mesi per calmierare i rincari. Il conto della dote potenziale arriva dalle cifre elencate dallo stesso Cingolani, che ha proposto la riduzione degli incentivi per energie rinnovabili e idroelettrico, il taglio di alcuni balzelli che pesano sulla fattura ma non legati ai consumi, i proventi delle aste per l’anidride carbonica e l’aumento dell’estrazione di gas nazionale.
leggi anche
Cingolani: fondi per quasi 10 miliardi contro il caro bollette
Ipotesi: taglio temporaneo dell'Iva per le imprese
Non è chiaro quanto tempo servirebbe per liberare tutte le risorse che si renderebbero disponibili, mentre cresce la richiesta dei partiti e dell’industria (che lamenta di non aver beneficiato degli aiuti sulle bollette) di agire in fretta. Il governo sta prendendo in considerazione anche il taglio temporaneo dell’Iva mentre più complessa è la strada (indicata da Mario Draghi) di un contributo a carico delle società che hanno guadagnato molto con l’impennata del gas.