
Saldi invernali, ecco il calendario e tutto quello che c'è da sapere
È iniziata ufficialmente la stagione dei saldi invernali: un giro d’affari che, secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio, è di 4,2 miliardi di euro e interessa oltre 15 milioni di famiglie. A dare il via agli sconti sono state il 2 gennaio Sicilia e Basilicata, il 3 gennaio è toccato alla Valle d'Aosta, tutte le altre sono partite mercoledì 5 gennaio. Ecco le date per ogni regione e 10 principi di base per il corretto acquisto degli articoli in saldo

Il 2 gennaio è iniziata ufficialmente la stagione dei saldi invernali. Il calendario non è uguale in tutta Italia, visto che ogni Regione può decidere la data d’inizio e di fine. A dare il via agli sconti sono state Sicilia e Basilicata, poi il 3 gennaio è toccato alla Valle d'Aosta, tutte le altre sono partite mercoledì 5 gennaio
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Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio, lo shopping dei saldi quest’anno interessa oltre 15 milioni di famiglie e ogni persona spenderà circa 119 euro, per un giro di affari di 4,2 miliardi di euro
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Secondo un'indagine previsionale sui saldi condotta da Confesercenti su un campione di consumatori, 4 italiani su dieci (il 39%) hanno già programmato di approfittare degli acquisti a prezzi scontati per acquistare uno o più prodotti, per un budget medio previsto di 150 euro a persona. Si tratta di numeri ancora lontani da quelli pre-crisi: in occasione dei saldi invernali del gennaio 2020, si diceva interessato all'evento il 48% degli italiani
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Sul questi numeri, secondo Confesercenti, pesa l'ombra di Omicron e l'impatto negativo che sta avendo sulla fiducia delle famiglie. Ma, spiega, incide anche la concorrenza all'evento saldi da parte della bulimia di promozioni prenatalizie e natalizie cui sono stati sottoposti i consumatori, a partire proprio da un Black Friday particolarmente ravvicinato, a meno di un mese dal Natale
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Si rafforza la tendenza all'acquisto di impulso: cresce dal 41% del 2020 al 46% la quota di consumatori che deciderà se acquistare in saldo sul momento, in base alle offerte. Dall'indagine emerge come, nonostante la concorrenza del web, i saldi rimangono un evento legato soprattutto ai negozi fisici: il 31% degli acquisti avverrà in una grande catena o in negozi brandizzati, il 26% dei clienti si rivolgerà a negozi indipendenti, il 22% a un outlet, mentre il 23% cercherà affari sul web (oltre il 5% in più dello scorso anno e l'8% rispetto al periodo prepandemico)
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Dall'indagine di Confesercenti emerge che il 47% acquisterà per meno di 100 euro, mentre il 43% spenderà tra i 100 e i 300. Il 6% ha previsto una spesa tra i 300 e i 500 euro, mentre il 4% più di 500 euro. Quest'anno, in cima ai desideri degli italiani ci sono le scarpe: è la spesa prevista dal 47% di chi ha già deciso di comprare. Seguono prodotti di maglieria (45%), capispalla (27%), capi di camiceria (26%), magliette e intimo (entrambi al 22%). Ma c'è anche un 15% in cerca di borse e un 12% di altri accessori, dalle sciarpe alle cinture

"Dopo i segnali di ripresa registrati in stagione, nonostante le molte preoccupazioni per il Covid-19, gli ineludibili incrementi dei prezzi fanno di questi saldi una importante risposta degli operatori commerciali al contenimento dell'inflazione e un'opportunità per i consumatori a caccia dell'affare e per oltre 15 milioni di famiglie italiane desiderose di concedersi un regalo di moda e soddisfare un desiderio dopo tante restrizioni", dice Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio

Ecco il calendario dei saldi per regione. In Abruzzo si parte mercoledì 5 gennaio e si chiude sabato 5 marzo; in Basilicata da domenica 2 gennaio a mercoledì 2 marzo; in Calabria da mercoledì 5 gennaio a domenica 6 marzo; in Campania da mercoledì 5 gennaio a martedì 1 marzo; in Emilia-Romagna da mercoledì 5 gennaio a sabato 5 marzo; in Friuli-Venezia Giulia da mercoledì 5 gennaio a giovedì 31 marzo; nel Lazio da mercoledì 5 gennaio a martedì 15 febbraio; in Liguria da mercoledì 5 gennaio a venerdì 18 febbraio; in Lombardia da mercoledì 5 gennaio a sabato 5 marzo

Nelle Marche saldi al via mercoledì 5 gennaio 2022 fino a martedì 1 marzo 2022; in Molise da mercoledì 5 gennaio a sabato 5 marzo; in Piemonte da mercoledì 5 gennaio a martedì 1 marzo; in Puglia da mercoledì 5 gennaio a lunedì 28 febbraio 2022; in Sardegna da mercoledì 5 gennaio a sabato 5 marzo; in Sicilia da domenica 2 gennaio a martedì 15 marzo; in Toscana da mercoledì 5 gennaio a sabato 5 marzo; in Umbria da mercoledì 5 gennaio a sabato 5 marzo; in Valle d’Aosta da lunedì 3 gennaio a giovedì 3 marzo; in Veneto da mercoledì 5 gennaio a lunedì 28 febbraio

I saldi invernali inizieranno nella maggior parte dei comuni dell'Alto Adige sabato 8 gennaio e termineranno sabato 5 febbraio. Nei comuni turistici inizieranno sabato 5 marzo e finiranno sabato 2 aprile. Nella Provincia autonoma di Trento, invece, non è prevista una data di avvio dei saldi: possono essere svolti liberamente dagli operatori commerciali

Federmoda Italia e Confcommercio hanno stilato 10 principi di base per il corretto acquisto degli articoli in saldo. Il primo è sui cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo l’acquisto è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso c’è l'obbligo per il negoziante della riparazione o sostituzione e, nel caso ciò sia impossibile, la riduzione o restituzione del prezzo pagato. Il compratore deve denunciare il vizio del capo entro 2 mesi dalla data della scoperta del difetto

Il secondo riguarda la prova dei capi: non c'è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il terzo sui pagamenti: le carte di credito devono essere accettate e vanno favoriti i pagamenti cashless. Il quarto è sui prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Il quinto è sull’indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale

Il sesto principio riguarda il rispetto delle distanze: occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all'interno del negozio. Il settimo è sulla disinfezione delle mani: obbligo di igienizzazione con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti. L’ottavo riguarda le mascherine: obbligo di indossarla fuori dal negozio, in store e in camerino durante la prova dei capi. Il nono è sulle modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione

L’ultimo principio di base ricordato da Federmoda Italia e Confcommercio, il decimo, riguarda il numero massimo di clienti in store: c’è l’obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi contemporaneamente