
Fisco, tornano le proposte di Lega e M5s per introdurre bonus divorziati e cashback
I due emendamenti giovedì scorso sono stati dichiarati inammissibili dalla Commissione Finanze del Senato. Ma ora sono inclusi con testi immutati nel fascicolo finale. Le commissioni aspettano il parere del Mef ma sembra improbabile che questi due vengano approvati: l’indicazione è che non ci sia budget

Fra gli emendamenti al decreto Fisco tornano due cavalli di battaglia del M5s e della Lega. La proposta dei pentastellati è quella di rilanciare il cashback di Stato, introdotto dal governo Conte e sospeso a metà 2021
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Quella della Lega, con Matteo Salvini primo firmatario, di istituire un fondo per genitori lavoratori separati o divorziati, al fine di garantire la continuità di erogazione dell'assegno di mantenimento fino a 800 euro
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I due emendamenti, che giovedì scorso sono stati dichiarati inammissibili dalla Commissione Finanze del Senato, sono ora inclusi con testi immutati nel fascicolo finale degli emendamenti segnalati (circa 340 a fronte dei 913 iniziali)
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Le commissioni, riporta il Sole24Ore, riceveranno dal Ministero dell’Economia i pareri sulla fattibilità delle proposte segnalate, ma il destino di questi due emendamenti sembra già essere deciso
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L’indicazione del Mef è che non c’è budget per coprire soluzioni che prevedano spese onerose. Entrambe le proposte, dal ripristino del cashback al fondo per separati, sono interventi ad alto costo che non hanno molte possibilità di essere approvati

Le proposte bandiera di M5s e Lega potrebbero comunque finire al voto delle commissioni

Il ministro dell'Economia, Daniele Franco, in audizione sulla manovra davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, ha spiegato perché il governo ha deciso di non rinnovare il cashback
I pagamenti digitali sono aumentati anche una volta venuto meno il cashback e non rinnovandolo nel 2022 il governo ha recuperato risorse

"Nel primo semestre 2021, il valore dei pagamenti Pos è aumentato del 28%. In estate, quando il cashback non era più operante, le percentuali sono rimaste più o meno invariate", ha sottolineato il ministro