
Dai beni alimentari alle spese di Natale, su cosa incideranno i rincari
Le tensioni nel settore dell'energia, dei carburanti e delle materie prime potrebbero ripercuotersi sulle spese delle famiglie, soprattutto a dicembre. Il Codacons: le festività natalizie del 2021 potrebbe costare agli italiani, a parità di consumi rispetto al periodo pre-pandemia (2019), quasi 1,4 miliardi di euro in più

Gli aumenti delle bollette di luce e gas, ma anche i prezzi alle stelle di benzina, Gpl e gasolio, incideranno, a cascata, sui prezzi di molti altri comparti, da quello dei generi alimentari a quello legato alle feste Natalizie. Ecco a quali spese fare più attenzione
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CARBURANTI - Secondo i dati settimanali del ministero della Transizione Ecologica, i prezzi continuano a salire e si attestano, in modalità self service, a 1,746 euro al litro per la benzina, a 1,608 euro per il gasolio e a 0,826 euro per il Gpl
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I COSTI IN PIÙ PER LE FAMIGLIE CON AUTO A BENZINA E DIESEL - Secondo il Codacons, i rincari comportano una maggiore spesa per le famiglie calcolabile in 430 euro annui in caso di auto a benzina e di 419 euro in caso di diesel. E il rischio è che l’aumento del prezzo del carburante finisca per riverberarsi su tutta la filiera di produzione
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BOLLETTE - Sul fronte bollette, per elettricità e gas ci saranno rispettivamente aumenti del 29,8% e del 14,4% nel trimestre. E il rincaro dei costi energetici si trasferisce a cascata sui costi di produzione nella filiera agroalimentare e in quella per gli imballaggi

LE SPESE NATALIZIE - Secondo uno studio del Codacons le prossime feste rischiano di essere le più “salate” degli ultimi anni sul fronte di prezzi e tariffe

Il periodo natalizio potrebbe costare agli italiani, a parità di consumi rispetto al periodo pre-pandemia (2019), quasi 1,4 miliardi di euro in più

Il Codacons, nel suo studio preliminare ha preso in esame le quattro principali macro-aree dei consumi natalizi (alimentari, regali, ristorazione e viaggi). I rincari maggiori dovrebbero riguardare, sul versante alimentare, pandori e panettoni (+10%). E poi i viaggi (+7%) e i regali di Natale (+5%)

Solo per il tradizionale cenone e pranzo di Natale, come scrive il Sole 24 Ore, le famiglie si ritroverebbero a spendere circa 100 milioni di euro in più rispetto al 2019 (+4%) con una spesa di 922 milioni per pesci, carni e salumi (+2,5%), 436 per vino e bevande (+1,5%), 493 per ortaggi, frutta fresca e secca (+2,7%); 330 per pandori, panettoni e dolci lievitati (+10); 220 per pasta e pane (+10%)

La spesa per regali di Natale (e addobbi per la casa) potrebbe inoltre subire incrementi medi dei listini del +5%. Questo sarebbe dovuto sia ai maggiori costi di trasporto dei prodotti, sia alla crisi delle materie prime che ha determinato sensibili rincari per la componentistica

CIBO - Il boom delle quotazioni per i prodotti energetici e le materie prime si riflette – come sottolinea anche la Coldiretti – sui costi di produzione del cibo

CONFEZIONI - Ma ripercussioni ci saranno anche sul confezionamento, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi