
Green Pass, Cgia: "1 milione di lavoratori non ce l’ha. Più no vax a Bolzano e in Sicilia"
L’Associazione Artigiani e Piccole imprese: nel Mezzogiorno si sfiorano i 767mila occupati senza alcuna copertura (13,1% del totale). E avanza il dubbio su controlli poco stringenti: "La sensazione è che molti dipendenti senza Green Pass abbiano 'aggirato' le disposizioni previste dal decreto legge, recandosi comunque in fabbrica o in ufficio". Sui tamponi: "Il numero dei test eseguibili risulta inferiore alle richieste avanzate dai lavoratori"

Un milione di lavoratori è ancora senza Green Pass. È questa la stima dell'Ufficio studi della Cgia di Mestre (Associazione Artigiani e Piccole imprese), secondo cui gli italiani che hanno un impiego ma non sono vaccinati sarebbero scesi a poco meno di 2,7 milioni (12,2% degli occupati). Se da questi si tolgono i 350.000 esenti per motivi di salute e l'1,3 milioni di individui che si sono sottoposti con regolarità al tampone durante la prima settimana di obbligo, rimangono senza Green pass circa un milione di occupati
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Secondo l’Associazione i lavoratori no vax più convinti si trovano a Bolzano e Aosta, nelle Marche e nel Sud Italia. Entrando nello specifico, la maglia nera è la Provincia Autonoma di Bolzano, dove ci sono con 42.150 non immunizzati (17,5% del totale occupati). Seguono Sicilia, con 204.605 (15,7%), Marche, con 91.105 lavoratori (15,1%) e Valle d'Aosta con 7.872 (15%)
Lo studio della Cgia
Particolarmente critica, in termini di macro area, la situazione nel Mezzogiorno, dove secondo le stime della Cgia si sfiorano i 767mila occupati senza alcuna copertura (13,1% del totale)
Green Pass, assenze per malattia in aumento, ma pochi controlli
La Cgia fa notare che non sono stati rilevati particolari malumori e criticità da parte degli imprenditori e dei datori di lavoro, tanto che osserva: "Forse perché le cose sono andate diversamente. Infatti, la sensazione è che molti dipendenti senza Green pass abbiano 'aggirato' le disposizioni previste dal decreto legge, recandosi comunque in fabbrica o in ufficio. I controlli, così come previsti dalla norma, non sarebbero particolarmente stringenti"

Inoltre, osserva la Cgia, nonostante dal 15 ottobre - da quando cioè è entrato in vigore l’obbligo del certificato verde - sia stata registrata una forte impennata dei test in farmacia e nelle strutture pubbliche o private del nostro Paese, il numero dei tamponi eseguibili risulta inferiore alle richieste avanzate dai lavoratori

In sostanza, il numero dei tamponi è insufficiente a soddisfare la domanda

Per fronteggiare questa situazione è intervenuto anche il Commissario straordinario per l’emergenza Covid. Il generale Francesco Paolo Figliuolo ha chiesto alle Regioni di consentire alle farmacie di poter fare i test anche oltre l'orario di apertura e nei giorni di chiusura delle attività

Secondo l'ultimo report del governo al 22 ottobre, in Italia sono in totale 88 milioni i vaccini, con l'81,9% della popolazione over 12 che ha completato il ciclo. Una percentuale che sfiora l'86% se si considera chi ha fatto almeno una dose

Ci sono però ancora 7,6 milioni di persone senza nemmeno una dose. Lo zoccolo duro è appresentato dalla fascia 30-49 anni: il 17,75% tra i 30 e i 39 anni (pari a 1.205.796 persone) e il 17,52% tra i 40 e i 49 anni (in totale 1.539.524 soggetti)

Tra i più giovani l'adesione è alta: l'80,5% nella fascia tra i 20 e i 29 anni si è immunizzato. Sono invece 3 milioni i ragazzi tra i 12 e i 19 anni che hanno fatto le due dosi, mentre il 68,27% ha già fatto la prima