
Lavoro: non solo Uk, carenza camionisti riguarda tutta Europa. In Italia ne mancano 20mila
Nel Regno Unito la mancanza di autotrasportatori sta causando problemi di approvvigionamento per carburanti e merci di prima necessità. Ma si tratta di un problema che, anche se ora è stato aggravato dalla Brexit, non riguarda solo quel Paese e va avanti da anni. Ecco la situazione in Italia

Nel Regno Unito mancano i camionisti e il premier Boris Johnson ha deciso di fare intervenire l'esercito, visto che questa carenza sta causando problemi di approvvigionamento per carburanti e merci di prima necessità. Ma questa situazione, anche se lì è stata aggravata dalla Brexit, non riguarda solo il Regno Unito ma tutta l’Europa – Italia compresa – e va avanti da anni
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Per far fronte alla situazione, come detto, il premier britannico Boris Johnson ha deciso di fare intervenire l'esercito: i militari sono chiamati a sopperire alla mancanza di autisti di Tir. Dal 4 ottobre i militari si sono messi alla guida dei mezzi pesanti delle forze armate per contribuire a distribuire il carburante, strategico per non paralizzare il Paese
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In molti casi i prodotti lavorati nel Regno Unito non riescono a prendere la via dell’export per la mancanza di Tir per il trasporto. Ma la carenza di autotrasportatori non è un problema di oggi: va avanti da anni e riguarda tutta Europa, Italia compresa
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Secondo le stime più recenti, nel nostro Paese servirebbero almeno 17mila camionisti in più, forse 20mila. Senza di loro le merci rimangono bloccate

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Le cause di questa carenza sono molteplici. L'età media dei conducenti di tir è elevata. I nuovi ingressi non compensano le uscite anche perché diventare autotrasportatori ha tempi lunghi e costi elevati, tra 4.000 e 6.000 euro per conseguire le patenti necessarie e il certificato professionale. Si tratta poi di un lavoro pesante che costringe a lunghe trasferte, guida notturna, tempi serrati per le consegne. Senza considerare anche i casi in cui sono state denunciate pratiche illegali e di sfruttamento

Finora la carenza di camionisti era stata in qualche modo colmata con gli autisti dell'Est-Europa che avevano un costo del lavoro molto più basso, ma ora non basta più. Il quadro sanitario in Romania sta migliorando e questo sta spingendo l’economia e le attività produttive: molti autisti di mezzi pesanti che prima lavoravano nel resto d’Europa, stanno tornando in patria. Un problema serio anche per l’Italia, Paese che da sempre reclutava autisti provenienti dall’Est-Europa

E poi c’è il nodo stipendi: quelli nell’Europa orientale si stanno alzando anche se rimangono competitivi rispetto ad altri Paesi. I salari non sono bassissimi, ma restano non attrattivi rispetto al lavoro richiesto. Anche quando si trovano candidati, spesso, sono privi dei requisiti. Un imprenditore di Napoli che offre €3.000 netti al mese sta facendo fatica a trovare autotrasportatori formati e in possesso di tutta la documentazione necessaria

Quella della carenza di conducenti di tir è una questione che andrà in qualche modo affrontata e risolta visto che più della metà delle merci che giornalmente attraversano l'Europa per finire sugli scaffali dei negozi lo fa su strada, su quei camion che sempre meno persone vogliono guidare