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Attuazione del Recovery plan, la classifica dei ministeri italiani: avanti quello della PA

Economia

Lorenzo Borga

Per incassare i fondi europei serviranno entro fine anno 51 decreti e riforme. Per ora il Ministero della Pubblica Amministrazione è quello più avanti, mentre quello del Turismo è ancora fermo.

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Fatto il Recovery (LO SPECIALE DI SKY TG24), ora bisogna fare le riforme. Parafrasando Massimo D’Azeglio, è questa la condizione in cui si trova oggi l'Italia se vuole incassare i fondi europei promessi. Entro la fine dell’anno sono 51 gli obiettivi su cui ci siamo impegnati con gli altri paesi dell’Unione Europea, di cui 46 nella seconda metà dell'anno. Tanti, anche più della Spagna che si ferma a 39. Per ora siamo chiamati ad approvare soprattutto decreti attuativi, regolamenti, piani. Vale a dire norme, di vario livello, per rendere possibile la spesa dei soldi europei. Nei prossimi anni invece dovremo porre attenzione ai risultati per i quali – si spera – stiamo ora ponendo le basi: per esempio al numero di chilometri costruiti di una ferrovia, o alle persone assunte per potenziare la pubblica amministrazione. Ma nelle prossime settimane andrà portata a casa anche una delle grandi riforme: quella del processo civile che ha iniziato il suo percorso parlamentare, dopo che la riforma della giustizia penale è stata approvata definitivamente dal Senato.

Siamo al 15% di attuazione

Il governo ha intanto fatto il punto sullo stato dell’arte, nella prima riunione della cabina di regia sul recovery plan (scarica il rapporto del monitoraggio). Dei 51 obiettivi promessi, per ora ne sono stati raggiunti 13. Se però ci concentriamo sulle norme da varare negli ultimi sei mesi dell’anno, escludendo il secondo trimestre, la situazione diventa più complicata: dei 46 obiettivi, solo 7 sono stati conseguiti, il 15 per cento. Peraltro, per quattro provvedimenti - tra cui il decreto per definire i criteri di selezione degli impianti di gestione dei rifiuti e quello per il fondo per il sostegno dell’imprenditoria femminile - la scadenza è vicinissima: il 30 settembre. Atti che rischiano di perdersi nei cassetti dei diversi dicasteri.

Ministero della PA il migliore, quello del Turismo ancora fermo

Il ministero più virtuoso per ora è quello della Pubblica amministrazione, che ha già approvato quasi tutti i decreti necessari. Quello dello Sviluppo economico è al 33% di completamento, il dicastero delle Infrastrutture a poco meno. Ma c’è anche chi ancora è fermo ai blocchi di partenza, come il ministero del Turismo, da cui si attendono norme per alcune politiche di investimento e l’aggiudicazione degli appalti per il nuovo portale turistico Italia.it.