Smart working, entro un mese il contratto nella Pubblica amministrazione: possibili novità
Entro metà ottobre sarà raggiunto l’accordo per i dipendenti statali sul lavoro da remoto, ha assicurato il ministro Renato Brunetta. Le prime a essere "sistemate" a livello contrattuale saranno le funzioni centrali del lavoro pubblico come ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici
Tra un mese arriverà il contratto sullo smart working nella Pubblica amministrazione al di fuori dell'emergenza. Lo ha annunciato il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, al Festival dell'Innovazione. “La crescita italiana può sfiorare il 7%”, si è detto convinto il ministro, ma questo potrà accadere se il Green pass funzionerà come previsto
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I primi a trovare sistemazione contrattuale saranno i lavoratori delle funzioni centrali del lavoro pubblico, quindi ministeri, agenzie fiscali, enti pubblici non economici. Il nuovo contratto di cui parla Brunetta conterrà con ogni probabilità anche le regole sul nuovo lavoro agile e fare da apripista al resto delle amministrazioni che dovrebbero regolarlo entro l'anno
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Dell'importanza della regolamentazione del nuovo lavoro agile, una volta che si sarà fuori dall'emergenza dovuta al Covid-19, ha parlato anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando: "Serve un accordo quadro nazionale, convocherò le parti sociali per riaprire il discorso. Va tenuto conto del tema del diritto alla disconnessione perché sta sfumando la differenza tra tempo di riposo e di lavoro: questo va chiarito. Se ci arriveremo assieme alle parti sociali bene, altrimenti ci si dovrà arrivare attraverso la legge”
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Titubanti i sindacati, che ritengono troppo stretti i tempi dettati dal ministro Brunetta ed eccessivo il suo ottimismo: "Non so come faccia Brunetta a dire che in un mese si fa il contratto, siamo ancora indietro”, ha fatto presente il segretario nazionale della Fp-Cgil Florindo Oliverio
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Per martedì 22 settembre, intanto, è previsto un incontro tra l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (Aran) e i sindacati per affrontare il trattamento economico dei dipendenti delle Funzioni centrali, mercoledì 23 si dovrebbero discutere gli altri temi a partire dal lavoro agile al di fuori dal periodo emergenziale
Per quanto riguarda lo stipendio medio dei dipendenti pubblici sulla base delle risorse stanziate si parla di un aumento di 107 euro lordi (+4,07% compresa la stabilizzazione dell'elemento perequativo) mentre per i dipendenti delle funzioni centrali l'aumento dovrebbe aggirarsi attorno ai 90 euro lordi. Il costo complessivo dei rinnovi per il periodo 2019-2021 è di 6,8 miliardi (3,775 dei quali per i settori statali)
Grazie alla ripresa dei concorsi, al ripristino del turn over al 100% e al rinnovo dei contratti pubblici, le amministrazioni potranno dunque arrivare ad assumere tra i 100.000 e i 110.000 lavoratori all'anno. Il ministro della Pubblica amministrazione ha commentato: “C’è una tale domanda di lavoro che avremo il problema opposto, cioè quello di trovare i lavoratori"
"Tra un mese ci sarà il primo contratto sul lavoro agile”, ha aggiunto Brunetta, “in cui ci saranno diritti e doveri, come si farà, chi lo farà, la disconnessione, la produttività. Stiamo lavorando all'organizzazione sul lavoro da remoto, obiettivi, metodi, premi, formazione. Poi ci deve essere la sicurezza informatica. Stiamo lavorando sull'interoperabilità delle banche dati con il Pnrr". Ogni lavoratore dovrà trovare un accordo individuale con l'amministrazione
Da gennaio le pubbliche amministrazioni potranno fare "tutto lo smart working che vogliono" se ci sarà un contratto, una piattaforma dedicata, l'organizzazione del lavoro finalizzata al lavoro da remoto e la "soddisfazione dei cittadini”, ha spiegato il ministro della Pubblica amministrazione in una intervista a Radio 24
Secondo l'ultima bozza presentata dall'Aran, il lavoro agile non potrà essere fatto dall'estero a meno che la sede di lavoro sia fuori dai confini nazionali. Nel contratto tra amministrazione e dipendente sul lavoro agile dovranno essere chiarite la durata dell'accordo, le giornate da svolgere in smart working e definiti gli orari delle tre fasce di lavoro da remoto (operatività, contattabilità e inoperabilità). Si stima che possa avere il lavoro agile almeno il 15% del personale impegnato in attività con possibilità di smart working